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Il Grest 2018 della Caritas diocesana: “All’opera. Secondo il suo disegno”


La Caritas diocesana, insieme alle operatrici del progetto “L’Appetito Vien Studiando”, hanno dato il via, il 18 giugno, al Grest 2018, della durata di 10 giorni. L’appassionante avventura, dal titolo “All’opera. Secondo il Suo Disegno”, ha coinvolto 150 ragazzi, d’età compresa tra i 6 e i 13 anni, provenienti dalle parrocchie di Cassano e di Lauropoli.

Un costante lavoro di equipe, con periodiche formazioni, alla luce del rispetto e del desiderio di lavorare bene insieme, ha favorito la cooperazione, l’intesa e la comunione tra 52 animatori, (per lo più giovani e adolescenti).

L’obiettivo, che il Grest ha cercato di perseguire, è stato quello di un viaggio di comunità, un confronto tra generazioni che camminano insieme con il sogno di rendere la quotidianità un luogo di stupore e di speranza, un’occasione di incontro nelle differenze e una rete di relazioni significative.

La tematica del Grest 2018 “All’opera” ha voluto far riflettere, attraverso il racconto di quattro ragazzi, Ambra, Celeste, Enrico ed Emanuele, sull’agire dell’uomo. Tre sono stati i passaggi fondamentali: il riconoscimento delle potenzialità personali, la trasformazione delle stesse in competenze e la messa a disposizione dei propri talenti a favore degli altri.

I protagonisti della storia, girovagando per le strade della loro città, all’interno di una falegnameria, un cantiere edile, un atelier di moda, una miniera ed un ristorante, hanno vissuto cinque situazioni fondamentali per comprendere le varie sfaccettature del lavoro umano e hanno percepito, attraverso l’incontro con personaggi adulti dediti al loro mestiere, l’impegno e il desiderio di trasformare quanto il Signore ha affidato all’uomo.

Ogni giorno, i partecipanti, divisi per squadra, ognuna contraddistinta da un colore differente, sono stati accolti, alle 8:15. Dopo un iniziale momento di preghiera, seguito dal racconto delle fantastiche vicende dei quattro personaggi, hanno svolto intense attività all’interno dei vari laboratori: carta pesta, cucina, atelier di moda, ballo, musica e teatro. Anche qui, si è cercato di perseguire un viaggio, ma questa volta ognuno secondo quella che era la propria specificità. I laboratori sono stati una risorsa importante per la crescita dei giovani. Lavorare concretamente ad un progetto, sia manuale che espressivo, ha accresciuto il desiderio di mettere in gioco le proprie capacità, di confrontarsi con gli altri, di superare le difficoltà, di usare la fantasia e soprattutto di essere costanti nei propri impegni.

Nel rispetto di una sana competizione, le giornate si concludevano con la partecipazione dei ragazzi a giochi divertenti e coinvolgenti.  

Giorno 30, alle ore 20, nel cortile del seminario diocesano “Giovanni Paolo I”, alla presenza del Vescovo mons. Francesco Savino e di tutti i genitori, si è tenuto uno spettacolo conclusivo, con lo scopo di mostrare i lavori realizzati nei vari laboratori e di mettere in risalto tutti i meravigliosi talenti che ogni ragazzo ha maturato dentro di sé, nell’arco del percorso. A conclusione della serata è stata presentata la classifica dei giochi e ogni squadra ha ricevuto un omaggio, come ricordo del grest 2018.

 “All’opera” ha voluto, dunque, richiamare alla mente che essere sognatori aiuta a superare gli ostacoli e dà la forza per procedere con fiducia verso il futuro; è stato un itinerario alla ricerca di un luogo nel quale sentirsi a casa e considerarsi di casa, ha voluto essere, quindi, un cammino quotidiano verso quell’Amore che si fa nostro compagno di viaggio, passo dopo passo, e si prende cura di ciascuno. 

Grazie ai suoi diversi linguaggi (il canto, il ballo, la recitazione, la creatività, il gioco e la preghiera) il Grest è stato un’occasione significativa per educare i bambini e i ragazzi a sentirsi protagonisti in prima persona dell’opera che Dio ha assegnato a ciascuno di noi: lavorare nel mondo “secondo il suo disegno”.

     Roberta Mastrolorenzo