Omelie

Omelia domenica 3 gennaio 2016


II^ DOMENICA DOPO NATALE  [SCARICA]                

3 Gennaio 2016

I testi liturgici di questa seconda domenica dopo Natale ci riportano ancora al mistero dell’Incarnazione del Verbo.

La pagina intensa del Prologo del Vangelo secondo Giovanni, che abbiamo già ascoltato  a Natale, si può sintetizzare nelle parole: “Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi”. In questa breve affermazione è racchiuso tutto il mistero di Dio e tutto il mistero dell’uomo. Anzi possiamo dire che “nel mistero del Verbo incarnato trova piena luce il mistero dell’uomo” (Vat.II); senza l’Incarnazione di Dio, l’uomo non sarebbe rivelato a se stesso nella sua compiuta natura.

Gli altri testi liturgici, tratti dal Libro del Siracide e dalla Lettera di San Paolo agli Efesini, ci aiutano ad entrare più profondamente nel grande mistero dell’Incarnazione che orienta la ricerca di senso  propria dell’ essere umano di ogni tempo.

Dal libro del Siracide sappiamo che la Sapienza ha piantato la tenda, “si è stabilita in Sion”, e che ha posto “le radici in mezzo ad un popolo glorioso”: Il testo sapienziale preannuncia l’espressione giovannea “il Verbo è venuto ad abitare in mezzo a noi” e ne facilita la comprensione.

Se accogli il Verbo, ne impara la “logica”, vive come Gesù ha detto e ha fatto, l’uomo diventa “sapiente”!

San Paolo, nel passo della Lettera agli Efesini  implora il “Padre della gloria”perché ci dia “uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza” di Dio. La richiesta dell’Apostolo delle genti è quasi provocatoria. Egli ha fatto  davvero esperienza della “stoltezza”, della “follia” della Sapienza di Dio!

L’accoglienza  del Verbo di Dio nella nostra carne è, infatti, una “logica illogica”: è una “sapienza folle”, una “sapienza stolta” agli occhi del mondo!

La “sapienza stolta” del Verbo di Dio incarnato ci viene rivelata in ogni parola e in ogni gesto di Gesù, dal primo istante del suo concepimento fino all’ ultimo respiro sulla croce. In ogni parola e in ogni gesto di Gesù c’è tutta la “Sapienza di Dio”, poiché quel Dio che nessuno aveva mai visto lo ha rivelato proprio il Verbo incarnato!

E in ogni parola e in ogni gesto di Gesù c’è anche tutta la “sapienza”, tutto il “sapore”, tutto il “gusto” di una vita veramente e pienamente umana!

Nel Vangelo abbiamo l’alfabeto, la grammatica, la logica di cui  abbiamo bisogno per umanizzarci e, contemporaneamente, lasciarci “divinizzare”!

Questa seconda domenica dopo Natale ci riconsegna l’intero  Vangelo per avere una “profonda conoscenza” di Dio e “uno spirito di sapienza e di rivelazione”: nella misura in cui ci lasceremo provocare e interpellare dalle parole e dai gesti di Gesù  e cercheremo di tradurli in pensieri, parole, scelte, gesti personali, comunitari e sociali, continueremo ad attuare il mistero dell’Incarnazione del Verbo, permetteremo alla Sapienza di piantare ancora la tenda in questa nostra umanità!

Una domenica “sapienziale” per tutti.

+ don Francesco Savino