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Reliquie di Santa Rita a Montegiordano, in diocesi delegazione di Roccaporena


A Montegiordano una delegazione di Roccaporena per la presenza delle reliquie di santa Rita da Cascia. Il ricordo della visita dell’arcivescovo di Spoleto-Norcia Renato Boccardo e le sue parole di speranza e incoraggiamento per la Calabria

montegiordanoDal 15 al 18 marzo è a Montegiordano, nella Diocesi di Cassano allo Jonio, al centro del Golfo di Taranto, una delegazione di Roccaporena di Cascia guidata dal pro-rettore del Santuario dell’Opera di Santa Rita, don Canzio Scarabottini.

La Parrocchia di Sant’Antonio da Padova in Montegiordano centro accoglie per un anno (giugno 2017 – giugno 2018) le reliquie di santa Rita. Gli amici umbri visiteranno la Magna Grecia calabrese e lucana, una terra dove è particolarmente sentita la devozione per la Santa avvocata dei casi impossibili; un’occasione per far conoscere ancor ai suoi abitanti il messaggio di pace, perdono, riconciliazione e legalità di Rita da Cascia.

Una testimonianza cristiana di fede di una donna – sposa, madre, vedova e monaca – che giunge fino ai noi e che sarà al centro di un incontro culturale, sabato 17 marzo (ore 17.30), nella chiesa Madonna Immacolata di Montegiordano centro. Interverranno il vescovo di Cassano allo Jonio, mons. Francesco Savino, il sindaco di Montegiordano, Francesco Fiordalisi, il presidente del Centro studi “Giorgio La Pira” di Cassano allo Ionio, Francesco Garofalo, il pro-rettore dell’Opera del Santuario di S. Rita in Roccaporena, don Canzio Scarabottini e il direttore della rivista “Lo Scoglio di Roccaporena”, Francesco Carlini.

L’incontro sarà preceduto al mattino dalla realizzazione di un roseto in un’area verde pubblica in ricordo della presenza delle reliquie venerate da diversi fedeli provenienti anche dalla Basilicata e dalla Puglia. Durante le festività natalizie, già come segno di questo ricordo, era stata collocata sul sacrato della chiesa madre una grande effige di santa Rita ad opera dell’artista e maestro Franco La Teana, autore di diversi murales che rendono molto originale questo paese dell’Alto Ionio calabrese.

Per il prossimo 22 maggio, festa di santa Rita da Cascia, a Montegiordano si terranno alcune iniziative socio-culturali e religiose promosse del “comitato civico-religioso” costituito dal Comune e dalla Parrocchia che ha attivato un servizio di “infopoint” per accogliere al meglio famiglie e gruppi di fedeli provenienti da fuori (tel. 328.3178630 – 345.2390435 – 328.1216831 – 329.0304706 / e-mail: reliquiesantarita.montegiordano@yahoo.com).

Diversi gli eventi che si sono tenuti a Montegiordano in onore delle reliquie: la “Giornata dell’accoglienza” (26 giugno) con la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal vicario generale della Diocesi di Cassano allo Jonio, mons. Francesco Di Chiara; la “Fiaccolata per le vie del paese” (11 luglio) organizzata da un gruppo di giovani animatrici della Parrocchia; la visita (5-9 agosto) dell’arcivescovo di Spoleto-Norcia e rettore del Santuario dell’Opera di Santa Rita di Roccaporena, mons. Renato Boccardo, presidente della Conferenza Episcopale Umbra (CEU).

Si ricordano ancora le parole di speranza e di incoraggiamento  pronunciate da mons. Boccardo: «Ho potuto vedere la grande bellezza naturale e i documenti della storia calabrese; una storia segnata ancora oggi dalla fatica, dalle difficoltà per garantire a sé e alla propria famiglia un avvenire sicuro e pacifico. Sono rimasto colpito nell’ascoltare come tante famiglie si sono dovute allontanare dalla loro terra per trovare “fortuna” altrove. Eppure la Calabria ha molte possibilità di crescita non solo naturali, ma umane. Nel visitare diversi suoi luoghi è stata per me occasione per sperimentare l’accoglienza cordiale e la ricca umanità». L’arcivescovo di Spoleto-Norcia nel tracciare un “bilancio” della sua visita, ha avuto parole colte quasi da deterrente all’emigrazione in ripresa: «La presenza delle reliquie di santa Rita e del suo messaggio di riconciliazione, perdono e pace possa aiutare anche i calabresi a guardare al futuro con determinazione e speranza, impegnando ciascuno secondo le proprie possibilità e capacità nella ricerca della costruzione del bene comune senza cedere alla tentazione della fuga».

Perché le reliquie di santa Rita da Cascia a Montegiordano?

Le reliquie di Santa Rita, volute fortemente dal parroco padre Emmanuel Kayombo e dal sindaco dottor Francesco Fiordalisi, potranno essere venerate a Montegiordano fino a giugno 2018 per una serie di circostanze. A incoraggiare questa comunità calabrese a richiederle è stata la presenza a Montegiordano, il 6 marzo 2016, del cardinale arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, Gualtiero Bassetti, attuale presidente della CEI. Il porporato ha visitato la Diocesi di Cassano allo Jonio e le sue “periferie”, accompagnato dal vescovo mons. Francesco Savino. Recandosi a Montegiordano è venuto a conoscenza del forte legame di questa località con l’Umbria non solo per la nutrita presenza di suoi cittadini emigrati, ma per la grande devozione a santa Rita. Il cardinale è rimasto colpito dalla storia di Giorgio Liguori (1922-1970), medico e politico, a cui è stato dedicato un sito Internet (www.giorgioliguoriperlacalabria.it), che si lasciò attrarre dalla santità di Rita da Cascia durante gli studi universitari.

A Liguori si deve non poco la “conoscenza-diffusione” del culto di santa Rita a Montegiordano e nei dintorni, che, talmente devoto della santa umbra, ha commentato il cardinale Bassetti, «scelse Cascia come meta del suo viaggio di nozze». Era l’ottobre del 1951 e i novelli sposi ci misero da Roma (in treno e poi in autobus) più di cinque ore per arrivare nei luoghi natali di santa Rita. Pina e Giorgio Liguori, oltre a donare alla Parrocchia una statua della Santa, diedero il nome Rita alla prima figlia e diversi montegiordanesi li seguirono in questa “scelta devozionale”. Se ne contano alcune decine, ma ne citiamo una per tutte, Rita Nigro venuta a mancare prematuramente. Anche gesti “semplici”, come raccogliere le rose nei giardini del paese e portarle in chiesa il 22 maggio, il giorno della festa di santa Rita, per la benedizione e poi distribuirle ai fedeli, come faceva Maria Tucci, testimoniano la devozione davvero sentita per la Santa “avvocata dei casi impossibili”, alla quale a Montegiordano Marina è stata intitolata anche un’attività commerciale.

(foto in evidenza di Pietro Corrado)