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47a Settimana Sociale dei
Cattolici Italiani |
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da sinistra: Don Attilio Foscaldi, Angela Marino, mons. Franco Oliva |
47a Settimana Sociale dei Cattolici Italiani
12 - 15 settembre 2013
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Famiglia, speranza e futuro: queste le parole che hanno scandito
le nostre giornate durante la 47ª Settimana Sociale dei
Cattolici Italiani, svoltasi a Torino dal 12 al 15 settembre.
Parole importanti che arrivano al cuore di ognuno di noi, delle
famiglie, dei giovani, degli educatori, dei sacerdoti, dei
politici.
Oltre 1.300 i partecipanti tra vescovi, associazioni, delegati
degli uffici diocesani e nazionali, progetto policoro,
parlamentari. Giorni ricchi di incontri, relazioni, scambi
culturali, di ascolto e di festa. Molteplici gli interventi che
hanno toccato diversi argomenti, tutti in comune, quali la
crisi, non solo economica, ma sociale, morale, di fede e umana;
la missione educativa della famiglia; le alleanze educative, in
particolare con la scuola; famiglia e sistema di welfare; il
cammino comune con le famiglie immigrate; abitare la città; la
custodia del creato per una solidarietà intergenerazionale.
Uno degli interventi che ha reso maggiormente concreta l’idea
della tematica è stato quello del prof. Stefano Zamagni. “Altro
che luogo di affetti e basta”. La famiglia, ha sostenuto Zamagni,
è “il massimo generatore di capitale umano, capitale sociale,
capitale relazionale”. Ordinario di economia politica
all’Università di Bologna, Zamagni ha ribaltato un po’ l’idea
classica e diffusa che abbiamo di famiglia. “Non riesce ad
essere accettata l’idea che la famiglia, prima ancora di essere
soggetto di consumo, è soggetto di produzione”. Mentre “è ormai
ampiamente diffusa la consapevolezza del ruolo decisivo che la
famiglia svolge come soggetto sociale e come produttore di
importanti esternalità positive che vanno a beneficio
dell’intera società”, ha denunciato l’accademico bolognese, “non
procede con eguale consapevolezza la messa in cantiere di
provvedimenti e di misure volti ad una politica della famiglia
in sostituzione delle inadeguate politiche per la famiglia”.
In questa società, infatti, si continua “ad avanzare con
politiche settoriali per età (bambini, giovani, anziani non
autosufficienti), anziché passare a politiche del corso di vita
aventi per fine un sistema integrato per la promozione del
benessere familiare”. La famiglia quindi deve sforzarsi di
coltivare maggiormente quelle “capacità che chiamano in causa la
partecipazione delle persone alla costruzione delle
rappresentazioni sociali e simboliche che danno forma al futuro,
ai progetti di vita”.
Anche in piazza Castello si è vissuta la Settimana Sociale ricca
di stand che hanno presentano alla città di Torino e a tutti i
delegati delle diverse realtà legate alla Chiesa italiana le
attività e i prodotti di cooperative e associazioni legate al
Progetto Policoro, l’impegno di Libera contro le mafie, la lotta
europea di “Uno di noi”, le iniziative del Forum delle
associazioni familiari, l’Azione Cattolica, la Gioc, le case
editrici. Tanti diversi colori insieme perché uniti da un’unica
fede.
Angela Marino
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