Provate a
mettere tra parentesi le beghe partitiche e le parole/promesse
in libertà di questi giorni, finalizzate solo ad accaparrarsi i
voti dei cosiddetti indecisi! Vi accorgerete che dei problemi
che travagliano le famiglie, i giovani e la vivibilità delle
nostre città ... solo eco sbiadite e slogan con poco o nessun
impegno! Eppure sono proprio questi problemi irrisolti, queste
attese inascoltate e queste urgenze disattese a dirci che di
POLITICA c'è veramente bisogno e che di uomini che sappiano
spendersi per il Bene comune non ce ne sono mai abbastanza.
Purtroppo però lo spettacolo al quale assistiamo - lo chiamano
"teatrino", mentre è un triste e affollato "palcoscenico"! - al
posto della POLITICA ci rovescia addosso parole rancorose e
battute da avanspettacolo; al posto di uomini disposti a
spendersi per il Bene comune esibisce una indistinta carovana di
faccendieri disposti a tutto, pur di assicurare per sé per la
propria cordata una serie di privilegi.
Per carità! c'è anche altro nel cosiddetto "mondo della
politica": e non mi riferisco ai soliti Dossetti, La Pira, Moro
ecc. Anche oggi per le strade delle nostre città c'è gente che
mostra di volersi spendere per il Bene comune. E penso che
abbiamo tutti gli strumenti per riconoscerli. Ma il loro numero
è decisamente inferiore rispetto agli altri.
Come Comunità di credenti non possiamo limitarci ad essere
rassegnati "notai dell'esistente"! Sono numerose ed
inequivocabili le indicazioni offerte nelle circostanze più
diverse dai Vescovi italiani circa l'impegno politico dei
cattolici. E si tratta di indicazioni che non riguardano solo
coloro i quali scelgono di (o vengono scelti per) candidarsi.
Faremmo bene a ricordarcene in vista della prossima tornata
elettorale. Lo sappiamo comunque - e lo ribadisco - non è
compito del Vescovo né dei Sacerdoti schierarsi e far da
megafono per chicchessia. Il Vescovo e i suoi preti non possono
e non devono banalizzare il loro ruolo (peggio ancora se
dovessero farlo per interessi o per ... " il bene della
chiesa"!), riducendosi a indicatori di simboli o di nomi da
privilegiare.
Non è questo il nostro compito! Né le nostre Chiese possono
trasformarsi in sedi abusive di propaganda partitica.
Personalmente chiedo ai candidati alle prossime elezioni di
evitare "visite di cortesia" o richiesta di incontri "per
chiedere consigli". É il momento meno adatto per farlo. É,
invece, per tutti i credenti il momento di vigilare per
assicurarsi che il Bene comune e l'attenzione agli ultimi
vengano realmente garantiti.
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