Quaresima 2013


Mercoledì
13 febbraio
inizio della

QUARESIMA 2013
 

IL VIDEO
a cura dell'Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Cassano all'Jonio
Produzione  TeleCastrovillari.tv

[ clicca su play ]

 
Mercoledì delle ceneri, inizio di Quaresima. Occasione di riflessione anche sulle «contrastanti emozioni» - come le definisce il vescovo della diocesi di Cassano all'Jonio, mons. Nunzio Galantino, «che ha provocato l'annunzio della rinunzia di Papa Benedetto XVI al suo ministero petrino. Al di là delle banalità dette e delle dietrologie che si sono scatenate - sottolinea il pastore della chiesa casannese a Morano Calabro, nella chiesa di San Bernardino - dalle parole e dal gesto storico del Papa emerge un uomo capace di mettersi davanti a Dio, alla storia e alla sua coscienza e... prendere una decisione di enorme portata». Decisioni che, afferma mons. Galantino, «possono prendere solo grandi uomini, resi tali dalla presenza costante del Signore nella loro vita e resi tali da una vita fortemente ascetica». Occasione anche per iniziare un pellegrinaggio, col piede giusto, alla scoperta di Cristo. Mercoledì delle ceneri, occasione anche per iniziare un pellegrinaggio, col piede giusto, alla scoperta di Cristo.
 

 

QUARESIMA 2013
Il messaggio del vescovo
 

La Quaresima è un cammino! Cammino verso la Pasqua. Cammino verso quell’evento che, con la luce del Risorto, ha cambiato il corso della storia. Sicché la Quaresima è un camminare verso la luce, mentre siamo avvolti da tenebre.
É un cammino però che bisogna intraprendere col piede giusto. Piede giusto non è l’angoscia né l’oppressione interiore. Ce n’è già tanta dentro e attorno a noi. Non è partire col piede giusto iniziare la Quaresima con l’elenco delle mortificazioni da presentare al Signore, in maniera quasi rassegnata.
Piede giusto è voglia di sentirsi rimessi in cammino dal Signore, come risposta ai numerosi inviti che Lui ci rivolge attraverso la sua Parola: una serie di imperativi che non schiacciano ma liberano energie! «Ritornate a me! Laceratevi il cuore! Suonate la tromba! Radunate il popolo! Lasciatevi riconciliare! Guardatevi dal praticare le buone opere davanti agli uomini».
La Quaresima è molto di più che il chinare il capo per ricevere le ceneri ... Questo gesto semplice e austero non ha nessun senso se non è accompagnato dall’apertura del nostro cuore agli inviti del Signore e se non è accompagnato da gesti che ci riconciliano con il Signore e con gli altri. No! la Quaresima non può ridursi a un tempo da riempire con rinunzie mal sopportate.
Al centro del cammino quaresimale sta la CROCE. Una Croce che dobbiamo sempre di più guardare come il culmine dell’amore.
Quando avremo imparato a guardare alla Croce come prezzo dell’Amore, la Quaresima cristiana diventerà per noi tempo in cui sentirci chiamati con più insistenza a contemplare l’Amore e a rispondere all'Amore. La Quaresima sarà cioè per noi un tempo prolungato, messo a nostra disposizione per recuperare il nostro rapporto con un Dio innamorato di noi e a farlo con gesti che dicono amore e trasmettono amore. I sacrifici e le penitenze (fioretti) che da sempre accompagnano questo tempo non sono privazioni senza senso, ma offerta di sé e terra dove si esprime e cresce l’amore.
La Penitenza quaresimale non è un "rimediuccio da rimbambiti", ma segno della fatica che comporta l’arrendersi a Colui che mi ama; è un fare qualcosa che mi costa, ma solo perché faccio fatica a sintonizzarmi con l'Amore.
Vissuti così, i sacrifici e la penitenza fanno della Quaresima il tempo prolungato dell’amore, scandito da gesti di amore. Così vanno vissuti gli impegni quaresimali!
Alcuni ridono con sufficienza dei sacrifici e della penitenza che accompagnano la Quaresima! Ma, a guardare bene, viviamo in una società che, con un sorriso un po’ amaro e sarcastico sulle labbra, impone sacrifici di ogni genere ... e non per ricambiare un amore, com’è nella tradizione cristiana, ma ... per far piacere al capo .. per apparire. Come l'amore, la Quaresima non è un obbligo!
È una proposta fatta a chi vuole rispondere all’amore e con l’amore – “Guardando a Colui che hanno trafitto” – guardando cioè a Colui che sta lì per un eccesso di amore. E, l’eccesso di amore che ha inchiodato Gesù sulla Croce interroga le mezze misure del mio amore, facendo della Quaresima - vissuta con lo sguardo fisso sul Crocifisso - il tempo in cui ci lasciamo recuperare dall’Amore trafitto e inchiodato a un amore che è donazione piena e gratuita e che si nutre di ELEMOSINA ( è l'amore che si fa condivisione e partecipazione); di DIGIUNO ( è l'amore che si fa pratica con la quale trovare quanto si ha voglia di condividere e come richiamo all’essenzialità; di PREGHIERA (è l'amore che si fa tempo ed esperienza di incontro con il Signore attraverso il quale tenere vivo il senso di una vita che vale la pena di essere vissuta solo se la si vive con cuore aperto e pieno di gioia).
Altro quindi che Quaresima frutto e sinonimo di visione triste e pessimistica della vita! La Quaresima è tempo per riorientare la propria vita a partire da quell’eccesso di amore che contempliamo sulla CROCE, lasciandoci illuminare e guidare dalla PAROLA, ascoltata in maniera intensa ed accolta con coerenza.
 

Nunzio Galantino
 

Download


OMELIA DEL VESCOVO
13 febb. 2013
 

... scarica »

 


Bassa definizione

390 Kb

... scarica »

Alta definizione

8.2 Mb

... scarica »