Gli
auguri di Natale di mons. Galantino all'Italia
«Mettiamoci in ascolto della storia di cui facciamo parte, con
un atteggiamento di fedeltà al passato, attenzione vigile al
presente e attesa operosa per il futuro». È stata la consegna
alla «famiglia di Avvenire» del segretario generale della Cei,
il vescovo Nunzio Galantino, che mercoledì 17 ha celebrato la
Messa pre-natalizia nella redazione di Milano. Accolto dal
direttore generale Paolo Nusiner e dal direttore responsabile
Marco Tarquinio, che ha ricordato i «dati positivi» del 2014 e
l’attenzione con cui monsignor Galantino «segue e incalza il
nostro lavoro», il segretario della Cei si è soffermato sui «due
desideri» da coltivare in questo tempo di Avvento, che è insieme
«attesa e certezza», «speranza ed esperienza».
I due atteggiamenti sono «radunarsi, stare insieme» ed
«ascoltare». «Si tratta di due imperativi – ha spiegato
Galantino – ma anche di due desideri. Li possono vivere solo
uomini e donne non centrati esclusivamente su se stessi e
disposti a vedere negli altri il complemento ed il completamento
di sé. Invece – ha ricordato il vescovo – gli spiriti sazi non
amano radunarsi, non amano ascoltare. Gli spiriti sazi hanno
sempre una parola in più da dire, un’emozione in più da esibire,
un’intuizione in più da far valere».
Un atteggiamento esattamente contrario rispetto a quello di chi,
umilmente e con spirito di servizio, si mette in ascolto del
proprio tempo, dimostrando «fedeltà al frammento» ma anche la
capacità di «leggere ciò che il frammento porta con sé». Una
storia di popolo che «esige da ciascuno di noi – ha concluso
Galantino – la capacità di andare oltre i singoli eventi per
cogliere il disegno complessivo e le promesse che esso porta in
grembo».
Con l'occasione il segretario della Cei ha rivolto un augurio di
Natale all'Italia e agli italiani, con un richiamo ai politici
perché considerino un welfare un investimento e non un semplice
capitolo di spesa. "Cristo ci illumini ad avere una visione più
bella, entusiasmante e impegnativa dei rapporti tra noi".