Don Maurizio Bloise, 35 anni, di Cassano all’Jonio, è stato
ordinato sacerdote sabato 20 settembre, nella chiesa Cattedrale
di Cassano, dal vescovo della diocesi, mons. Nunzio Galantino.
Don Bloise svolgerà il suo ministero a San Lorenzo Bellizzi e
insegnerà religione nella scuola media. Baccalaureato in
Teologia nel 2012, don Maurizio, della parrocchia di San
Francesco d’Assisi, di Cassano, celebrerà messa, domenica 21
settembre nella chiesa Cattedrale, così come stanno facendo ogni
giorno, alternandosi - come richiesto dal presule - tutti i
sacerdoti, dopo la morte del rettore don Peppino Lombardi. Il
primo pensiero, il vescovo Galantino, l’ha rivolto proprio a don
Peppino «perché possiamo sentirlo presente con noi», ed anche a
padre Lazzaro e a don Silvio La Padula, anche loro scomparsi di
recente. Durante l’omelia, commentando il vangelo secondo Matteo
che racconta la parabola del padrone e degli ultimi che saranno
i primi, il pastore della chiesa cassanese e segretario generale
della CEI, come aveva già fatto domenica scorsa, si è rivolto
innanzitutto ai sacerdoti perché, ha detto Galantino, «quando
c’è un’ordinazione, i primi a doversi sentire interpellati sono
i sacerdoti». L’occasione rappresenta «la possibilità di
verificare» la chiamata del Signore, perché tante volte, ha
continuato il vescovo Galantino, «facciamo fatica a conservare
il mistero che ci è stato donato», al quale ha fatto riferimento
Papa Francesco nel discorso ai nuovi vescovi ordinati
nell’ultimo anno. Nel riaffermare che bisogna sentire il
presbiterio come servizio alla comunità, mons. Galantino,
riferendosi al periodo che sta vivendo la Chiesa, ha detto che
«man mano che il magistero di Papa Francesco va avanti, succede
anche nella nostra chiesa quello che succede nel Vangelo: alcuni
mormorano contro il padrone.» La parabola restituisce due punti
importanti: l’immagine d Dio e la reazione che provoca il modo
di fare del padrone. «Noi sacerdoti - ha continuato mons.
Galantino - dobbiamo chiederci di quale Dio vogliamo essere
ministri. Se del Dio del Vangelo oppure del Dio che noi ci
costruiamo.» “Cercate il Signore mentre si fa trovare”, recita
la parola di Dio. Da qui un’altra considerazione del pastore
della chiesa cassanese: «Il credente non vive di reazioni a
tutto ciò che lo scomoda; aspetta, piuttosto, che la Parola di
Dio disegni scenari nuovi.» La preghiera da fare, a questo
punto, non è un rituale, un’abitudine, un precetto da
rispettare, bensì una richiesta puntuale: «Signore, cosa hai
oggi di bello per me? Cosa hai da chiedermi.»
«Quell’eccomi» - pronunciato dal sacerdote ordinato - «va detto
ogni mattina. Io sto qui - ha proseguito Galantino - con la mia
fragilità, con la volontà di essere sorpreso da Lui», che è «un
Dio che esce in piazza, ai crocicchi delle strade, nelle chiese»
e che offre «uguale ricompensa per un lavoro disuguale»,
sorprendendo gli operai. «E’ un Dio - ha spiegato il vescovo -
che non si ripete mai perché Lui è vita e la vita non è
ripetitiva. Dio esce a tutte le ore. Non si stanca mai». Infine
un altro riferimento diretto ai sacerdoti: «Noi non siamo i
“ragionieri” del Padre Eterno. E’ Lui che dice a noi come
trattare la gente». Infine la conclusione, dedicata ad alcune
delle parole che Papa Francesco ha rivolto appena qualche giorno
prima ai neo vescovi: «Nell’incontrarvi per la prima volta, vi
prego principalmente di non dare mai per scontato il mistero che
vi ha investito, di non perdere lo stupore di fronte al disegno
di Dio, né il timore di camminare in coscienza alla sua presenza
e alla presenza della Chiesa che è prima di tutto sua.»
Al termine della celebrazione eucaristica, don Maurizio Bloise,
nel giorno della sua nascita oltre che dell’ordinazione
sacerdotale, ha ringraziato Dio, il vescovo, la sua famiglia e
tutti coloro i quali gli sono stati vicini e ha ricordato le
esperienze svolte per dieci anni con il cammino neo catecumenale,
e poi quelle vissute presso l’Hospice di Cassano e la comunità
terapeutica Saman, presente alla santa messa con una folta
rappresentanza. Infine, anch’egli ha rivolto un ricordo commosso
al rettore della Cattedrale, don Peppino, di cui è stato primo
collaboratore.
Cassano all'Jonio 20.09.14
Ufficio diocesano per le Comunicazioni
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