10 Marzo 2022

AGGIORNAMENTO UCRAINA/nota n.7

Solidarietà, Missione, Accoglienza

 

Carissimi/e,

a seguito delle riunioni intercorse ieri con la Prefettura di Cosenza, la Questura, l’Asp, le Forze dell’Ordine e, stamattina, con i referenti di Caritas Italiana e il successivo confronto con il nostro Vescovo, Mons. Francesco Savino, comunichiamo quanto segue:

I FONDI. Caritas Italiana ha messo a disposizione altri 100 mila euro per gli interventi delle Caritas nelle zone di guerra. In Ucraina – in costante coordinamento con la rete internazionale – Caritas Italiana sostiene Caritas Spes e Caritas Ucraina che stanno dando assistenza umanitaria agli sfollati interni, attraverso centri di prima accoglienza per aiuti materiali e sostegno psicologico. Cercano anche di assicurare servizi di trasporto per famiglie sfollate per il raggiungimento di luoghi sicuri e l’evacuazione e protezione dei minori in coordinamento con le autorità locali.
Operatori di Caritas in Polonia, Romania, Ungheria, Slovacchia e Moldavia sono alle frontiere e nei centri di prima accoglienza e hanno anche allestito servizi di trasporto verso i Paesi confinanti e la distribuzione di carte prepagate, perché ognuno possa rispondere in autonomia ai propri bisogni di base, acquistando negli esercizi commerciali locali.

LA MISSIONE. Una delegazione di Caritas Italiana, guidata dal Direttore don Marco Pagniello, da oggi fino al 15 marzo, si è recata nei centri profughi situati in Romania, Moldavia e Polonia, ai confini con l’Ucraina, per manifestare la solidarietà della Chiesa che è in Italia. Insieme agli operatori e ai delegati Caritas, c’è anche Mons. Benoni Ambarus, Vescovo ausiliare della Diocesi di Roma. Inoltre, ha accompagnato ufficialmente la delegazione di Caritas Italiana la dott.ssa Elisa Batazzi del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, come segno tangibile della prossimità e della vicinanza del Santo Padre. Questa sarà un’occasione per verificare e concordare canali sicuri per l’evacuazione delle persone in difficoltà: la situazione infatti è in rapido peggioramento e in molte zone è problematico ripristinare i servizi essenziali, inclusi elettricità, gas e acqua. Sono milioni le persone intrappolate nelle zone colpite dai bombardamenti che spesso non riescono neanche più a chiedere aiuto. E sempre più difficile diventa il lavoro di chi, sul territorio, cerca in qualche modo di soccorrerle. Le Caritas, grazie anche ai tanti volontari che localmente si sono resi disponili, sono tutte mobilitate per fornire alloggi, generi di prima necessità, medicinali, trasporti, punti di distribuzione di acqua e anche sostegno psicologico a quanti arrivano senza più nulla e con la disperazione di aver lasciato la propria casa.

L’ACCOGLIENZA. In Italia, dai numerosi contatti e scambi avuti in questi giorni tra le Caritas diocesane e Caritas Italiana, è emerso un quadro che conferma la grande generosità e l’impegno del territorio in questa emergenza. Si sta organizzando l’accoglienza dei profughi attraverso la rete delle Caritas diocesane e in collaborazione con le autorità nazionali e territoriali e gli enti locali. Caritas italiana sottolinea che nella nostra nazione, in questo momento, non si registra una vera e propria emergenza di profughi, in quanto il grande importante flusso migratorio converge nelle nazioni di confine. In Italia, il flusso importante arriverà nelle prossime settimane. Ecco perché Caritas italiana è partita in missione e sta attivando i corridoi umanitari proprio dalle nazioni di confine. Ed ecco perché noi dobbiamo essere pronti ad accogliere.

Una volta pronti, i corridoi umanitari saranno gestiti con le Caritas diocesane in base alle disponibilità date e alle capacità di gestione dell’accoglienza di ogni territorio. Ad oggi, sono 183 le Caritas diocesane che hanno risposto al monitoraggio in atto: le accoglienze già attivate sono oltre 1.000, mentre le ulteriori disponibilità sono circa 6.000. Si tratta di accoglienza in famiglia, nei Cas (Centri di accoglienza straordinaria) e in strutture diocesane. Dopo la missione in Polonia, Romania e Moldavia, si tornerà con informazioni dettagliate e definite. Caritas Italiana sta organizzando un primo volo umanitario verso l’Italia con circa 200 profughi ucraini a bordo. Al momento si sta definendo con le autorità aeroportuali la data, che si ipotizza nella settimana del 21 marzo.

Durante l’incontro con la Prefettura di Cosenza è emersa l’importanza di ricordare a tutti i passaggi da fare all’arrivo dei fratelli e delle sorelle ucraini:

  • andare in Questura o in un Commissariato di Polizia per la “Dichiarazione di Presenza” (per maggiori info scrivere a: quest.cs@pecps.poliziadistato.it );
  • rivolgersi all’ASL di riferimento per tamponi, anamnesi medica, verifica vaccinazioni (non solo quelle per il Covid-19), tesserino STP, …

 

ACCOGLIENZA MINORI NON ACCOMPAGNATI – FACCIAMO CHIAREZZA.

Specifichiamo che le eventuali accoglienze che potrebbero richiedere la disponibilità delle famiglie non riguardano affidi o adozioni di minori non accompagnati. Secondo la legislazione vigente in merito, infatti, non è previsto per i privati l’accoglienza di minori non accompagnati, se non tramite l’intermediazione dei servizi sociali e del tribunale dei minori.

 

CONTINUA LA MAPPATURA DELLE RISORSE LEGATE ALL’ACCOGLIENZA:

  • continuare a fare una ricognizione di strutture e spazi disponibili per l’accoglienza;
  • continuare ad individuare famiglie disposte ad ospitare;
  • creare un elenco di persone in grado di collaborare e operare come volontari, psicologi, mediatori linguistici e insegnanti di italiano (che possibilmente conoscano le lingue ucraina, russa o polacca).

Ringraziamo quanti di voi hanno già dato comunicazioni in merito alla disponibilità tramite il modulo online, siete davvero tanti e abbiamo già comunicato a Caritas italiana i numeri fin qui raccolti. Il link inviato nei giorni scorsi, e di seguito riportato, resterà ancora aperto per raccogliere eventuali altre disponibilità da parte di parrocchie o privati cittadini all’accoglienza.

https://forms.gle/p7zvKqppL9EsZEJW6

Ricordiamo che chiunque avesse difficoltà nella compilazione del formulario può rivolgersi alla Caritas diocesana ai numeri 0981.71007 oppure 379.1883897

Continuiamo, tutti insieme, a chiedere con forza l’immediata fine delle azioni militari e a restare uniti nella preghiera, accanto al popolo ucraino.

Insieme a tutta l’équipe della Caritas diocesana, vi saluto fraternamente e vi ringrazio per la vostra generosità.

 

Cassano all’Ionio, 11/03/2022

Il Direttore della Caritas diocesana
Sac. Mario Marino

 

Le donazioni possono continuare a giungere attraverso i consueti canali diocesani o, con Causale Emergenza Ucraina”, tramite:  

 

Conto Corrente Postale:

Numero: 13001870

Intestazione: Curia Vescovile di Cassano all’Jonio

o Bonifico Bancario:

Banca INTESA SAN PAOLO S.p.A.

IBAN: IT53 K030 6909 6061 0000 0002 920

Banco Posta

IBAN: IT37 V076 0116 2000 0001 3001 870

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