
Dal 24 al 26 ottobre, a Roccella Ionica presso l’Hotel Kennedy, abbiamo partecipato alla Formazione di Metà Servizio per i volontari del Servizio Civile Universale, impegnati nel progetto “Educati all’Ascolto – Caritas Calabria”. È stata un’esperienza intensa e significativa, che ci ha permesso di fermarci, riflettere e confrontarci con altri giovani delle Caritas diocesane calabresi. In questi giorni, abbiamo approfondito i valori alla base del nostro servizio, interrogandoci sulle nostre esperienze e condividendo dubbi e aspirazioni per proseguire con maggiore consapevolezza il nostro cammino.
Durante la formazione, abbiamo visitato le opere segno della Caritas di Locri-Gerace: la Casa Santa Marta, il Centro di Ascolto, la Mensa, il Poliambulatorio e il Magazzino di Distribuzione. In questi luoghi, ogni giorno si incontrano persone e storie che necessitano di ascolto, supporto e dignità. Attraverso il lavoro di questi centri, la Caritas riesce a offrire un aiuto concreto e una risposta immediata ai bisogni del territorio. È stato toccante rendersi conto di come queste opere siano il frutto di un impegno che mira a restituire speranza e valore a chi si trova in difficoltà. Durante la visita, abbiamo incontrato anche il Vescovo della diocesi, Monsignor Francesco Oliva, il quale ci ha ricordato l’importanza di vivere il nostro impegno come un’occasione di crescita personale e comunitaria, invitandoci a fare del nostro servizio una testimonianza di solidarietà autentica.
Un momento particolarmente significativo è stato quello trascorso al porto di Roccella Ionica, luogo che ha visto, lo scorso 17 giugno, una delle tragedie più gravi degli ultimi anni sulla rotta fra la Turchia e la Calabria, dopo il naufragio di Cutro a febbraio 2023. In quella tragica occasione, dodici persone hanno perso la vita in mare nel tentativo di raggiungere l’Italia. Essere presenti in questo luogo ci ha toccato profondamente e ci ha fatto riflettere sul valore dell’accoglienza e della solidarietà verso chi affronta viaggi pericolosi alla ricerca di un futuro migliore. Trovarci lì, in un luogo carico di sofferenza e speranza, ci ha portato a confrontarci sul significato dell’impegno per un’accoglienza vera, consapevole che molti di questi nostri fratelli e sorelle in fuga da situazioni disperate spesso trovano soltanto nuove difficoltà e, a volte, la morte.
Ringraziamo di cuore i volontari delle altre Caritas diocesane e i nostri formatori che, con passione e competenza, ci hanno accompagnato in questi giorni di crescita e di condivisione. Torniamo a casa con un rinnovato senso di gratitudine per le esperienze vissute, per i volti incontrati e per le consapevolezze acquisite. Siamo pronti a continuare il nostro servizio con ancora maggiore determinazione e a fare del nostro meglio per la comunità e per chiunque abbia bisogno di una mano tesa.
I giovani del Servizio Civile Universale della Caritas diocesana di Cassano all’Jonio