Omelie

EPIFANIA  DEL  SIGNORE


Is 60,1-6; Sal 71; Ef 3,2-3a.5-6; Mt 2,1-12

6  Gennaio  2022

 Dal Natale all’Epifania, dalla presenza alla manifestazione: oggi contempliamo la manifestazione di Gesù Cristo alle genti, a tutti.

San Leone Magno diceva: “I Magi sono i rappresentanti di tutta l’umanità. Ciò che essi trovano lo ottengono per tutta l’umanità” .

I Magi cercano la Verità e la trovano. Essi vengono da lontano e si muovono  lasciando le loro certezze che non ritengono esaustive.

La stella, in latino sidus, che orienta il cammino dei Magi, richiama il desiderio (in latino de-siderium) che abbiamo tutti, che ci mette in movimento  specialmente quando avvertiamo la necessità di vedere chiaro nella nostra esistenza. Il desiderio genera in noi una grade gioia perché è vitale. Quando cessa ogni desiderio, siamo bloccati, per così dire, quasi morti.

Il cammino di ricerca dei Magi è connotato dall’umiltà e dal coraggio di chiedere. Chi pretende di sapere tutto non cerca e non chiede. La consapevolezza di non conoscere induce a chiedere aiuto anche se si corre il rischio di chiedere alle persone sbagliate. Capita così ai Magi che si rivolgono   ad Erode arrogante ed orgoglioso e raccolgono l’informazione dei capi dei sacerdoti e degli scribi.

“I Magi vengono dirottati verso Betlemme e non si fanno problemi a proseguire il loro viaggio in quella direzione, non esitano cioè ad andare a cercare persino laddove sembra improbabile: come si può trovare il nuovo Re in un posto sconosciuto e dimenticato?

 Eppure il Signore si fa trovare proprio laddove non ci aspetteremmo. Al contrario, noi tendiamo a cercare il Signore dove l’abbiamo sempre incontrato, nelle abitudini, nei luoghi comuni, nei posti che noi riteniamo dignitosi. Dio invece si rivela dove vuole e ci invita a lasciarci sorprendere” (Gaetano Piccolo).

Nel cammino di ricerca della Verità occorre essere sempre disponibili a lasciarsi sorprendere!

I Magi hanno il coraggio di cambiare direzione e non ritornano sulla strada  già percorsa dopo l’incontro con “il bambino adagiato nella mangiatoia”: essi si aprono alla novità. La ricerca della Verità apre sempre a nuovi percorsi del tutto impensati e richiede continuamente ulteriori approfondimenti ed esperienze dirette.

Nel brano del Vangelo di Matteo cogliamo le caratteristiche di chi è incapace di cercare: Erode è il modello di coloro che non si mettono mai in cammino e preferiscono manipolare gli altri per ottenere le loro risposte. Persino gli scribi e i sacerdoti si limitano a leggere le Scritture, ma non si attivano per verificare e per vivere un’esperienza personale: possiamo conoscere in profondità la Parola di Dio, ma ciò non implica che ci facciamo guidare da essa in una ricerca personale e autentica di Dio.

Due domande possono aiutarci all’inizio di questo nuovo anno:

Quali desideri ci abitano?

Come e dove cerchiamo il Signore Gesù, nato a Betlemme, morto e risorto?

Sosteniamoci reciprocamente nella ricerca continua di Gesù e accogliamo   con gioia lo stupore dell’incontro con il Dio Bambino.

  ✠   Francesco Savino