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NATALE DEL SIGNORE 2015 OMELIA VEGLIA DI NATALE


NATALE DEL SIGNORE 2015 [SCARICA]

Veglia di Natale 2015

Che stupore, questa notte!  Ritrovarsi insieme in quest’ora tarda quando le tenebre  sembrano avvolgere ogni cosa, quando – soprattutto se abbiamo mangiato – il sonno sembra prendere il sopravvento.

Oltre la suggestione, carica di sentimenti personali, il senso del nostro stare qui insieme,  è  da scoprire in profondità: siamo venuti perché vogliamo anche noi vedere la “grande Luce” che rischiara le tenebre di questa notte e di ogni nostra notte!

Custodiamo la memoria della irruzione della Luce nella storia dell’umanità avvenuta quando si è reso visibile  l’Assoluto,  l’Unico capace di vincere ogni notte, ogni torpore, ogni sonno, anche il sonno  della coscienza. Anche della morte!

Il Figlio di Dio non poteva nascere in pieno giorno! Le tenebre notturne richiamano simbolicamente ogni nostra notte: la notte del peccato, la notte delle liti, la notte delle invidie, dei sospetti, delle gelosie, delle divisioni, delle fazioni, delle inimicizie,  della sfiducia, della indifferenza, dell’egoismo sfrenato, delle ingiustizie, dell’odio, delle guerre…Quante tenebre offuscano e disorientano il nostro cammino di persone, di cristiani, di comunità!

Nelle tenebre di ogni notte, oggi, in questa situazione particolare che ognuno vive, Dio  fa brillare una “grande Luce”, la sola – abbiamo letto nel libro del profeta Isaia – capace di “moltiplicare la gioia, aumentare la letizia!“.

Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa, una luce rifulse”.

La “grande Luce” è un  Bambino che è nato per noi!

Sembra una contraddizione: all’annuncio di qualcosa di straordinario corrisponde la semplice nascita di un bambino, come tanti altri da sempre. Dov’è la novità? Dove  l’accadimento che cambia la vita?

La novità assoluta è di una bellezza innocente, disarmata e disarmante: quel Bambino è Dio stesso che si rende visibile, si manifesta, prende forma umana per essere Dio con noi!

Chi accoglie questo Bambino entra in relazione con la Grazia di Dio, “che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell’attesa della beata speranza”!

Non è facile accogliere questo Bambino! E’ piccolo, pacifico, innocente, disarmato ma esigente.

Per accogliere il “lieto annunzio del Natale” è necessario uscire da noi stessi, dalle nostre effimere ed isolanti comode certezze e lasciarci avvolgere, come i pastori, dalla gloria luminosa del Signore per avviarci con determinazione e coraggio verso strade sconosciute, con una “logica” completamente nuova”.

Anche noi saremo sorpresi dal “segno”: un Bambino avvolto in fasce e deposto in una mangiatoia! Ecco la logica dentro la quale riconsiderare tutto, proprio da capo!

Che cosa mai significa per me questo segno?

Dio si manifesta nella mia vita come un bambino bisognoso di tutto!

Devo prendermi cura di Lui, devo curare la mia vita  in ogni sua esigenza senza tralasciare la mia interiorità.

Devo imparare a decifrare la “Parola” che prende “carne” in ciascuno… E devo  prendermi cura di Lui  che ha preso “carne” in ogni creatura umana!   La mia cura   deve essere rivolta particolarmente ad ogni persona fragile e impoverita!

Finché ci sarà qualcuno che ci è “indifferente”, finché di qualcuno continueremo a ripetere e a pensare che non ci interessa, porremo ostacoli all’incontro con Gesù Bambino e  non potremo ascoltare nemmeno i suoi gemiti!

“Al tramonto della vita”, quel Bambino ci sorprenderà ricordandoci le “opere di misericordia”.  Ci dirà che ciò che avremo fatto o non avremo fatto ad uno solo dei più piccoli tra gli esseri umani, l’avremo fatto o non l’avremo fatto a Lui!

Il  Bambino nato per noi viene deposto in una mangiatoia perché  si offre  come “cibo” per noi : nella Parola  e  nel Pane spezzato nella celebrazione eucaristica, infatti, possiamo decifrare i suoi vagiti e  comprendere che, finché non vivremo la comunione con ogni nostro simile, le comunioni eucaristiche saranno  per noi bocconi amari!

Che l’Emmanuele, il Dio con noi, Gesù Bambino, vinca definitivamente ogni nostra notte e ci risvegli dal sonno dell’indifferenza!

Aiutaci, Gesù, a prenderti tra le braccia, a cullarti e  a curarti in ogni uomo e in ogni donna!

A tutti rivolgo un augurio  che ci possiamo scambiare: buon  Natale di Misericordia e di fraternità.

Nel Cristo Signore tutto si compie. Tutto è possibile.

Buon Natale!

+ Francesco Savino