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“Non addomestichiamo la guerra” di Mons. Francesco Savino ad un anno dalla guerra


 

 

24 Febbraio 2022 24 Febbraio 2023.

 Non addomestichiamo la guerra.

 

L’abissalità e la vertigine della memoria ci chiedono oggi presenza e ricordo al cospetto di un anniversario doloroso, che porta il nome di migliaia di civili e di oltre duecentomila soldati.

Le morti ci chiedono silenzio ma non oblio, ossequio ma non clamore, riguardo ma non spregio.

Preghiera.

Ad un anno dall’inizio della guerra in Ucraina, farne memoria è una forma di legittima difesa.

Difendersi dalla banalità del male, dall’orrido in cui può cadere la dimenticanza, significa essere l’eco del dolore di quegli innocenti che pagano il prezzo più ingiusto ed irragionevole rispetto a scelte scellerate e folli.

Dopo 365 giorni spesi e sprecati col male banale serve tornare a desiderare la “quiete” di agostiniana memoria, che non è una pace ordinaria ma inquieta e sorda alle ragioni della guerra, una pace che si quieta solo nell’incontro con la verità.

Abbiamo tutti il dovere di continuare a scavalcare questo nuovo “muro di Berlino” che una storia distorta e violenta sta costruendo.

            Non addomestichiamo la guerra, non abituiamoci ad essa ma educhiamoci ed educhiamo sempre al vero bene, alla vera pace.

La quiete è il vero volto d’amore di Dio, e con il salmista diciamo: “Giustizia e pace si baceranno” (Salmo 85, 11).

Pace e giustizia sono gemelle!

Una giustizia senza pace è impossibile, e una pace senza giustizia è vera umiliazione.

   Francesco, Vescovo