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“Non temo alcun male perché tu sei con me”. Il Vescovo: «Recitiamolo spesso»


Sintesi Omelia Lunedì 30 Marzo 2020 [LEGGI]

“Non temo alcun male perché tu sei con me”.
Questo versetto del Salmo 22 recitiamolo spesso in questa giornata. 

«La parola di Dio, in questo lunedì della quinta settimana di quaresima, la settimana di Lazzaro – spiega il vescovo nell’omelia della messa mattutina trasmessa in streaming – ci parla “al femminile”. Sono due donne le protagoniste della Parola di Dio oggi. Nella prima lettura, tratta dal libro del profeta Daniele, la protagonista è una donna che ha un nome Susanna, condannata a morte ma innocente. Nel Vangelo si parla di un’altra donna, che non ha nome, colta in  fragrante adulterio, una donna peccatrice. Una donna innocente e donna peccatrice. Riflettiamo su queste donne per cercare di ricavare un messaggio significativo, forte, per noi. Susanna rivolge una bellissima parola a Dio: “Dio eterno, che conosci i segreti, che conosci le cose prima che accadano, tu lo sai che hanno deposto il falso contro di me! Io muoio innocente”.

Quante volte dice un grande studioso Renè Girard. accade che – prosegue il presule – sia nei piccoli gruppi sociali come la famiglia che nei grandi gruppi sociali la persona innocente diventa capro espiatorio. Renè Girard interpreta la morte di Gesù alla luce di questa sua convinzione! L’innocente che paga per tutti! Lui sosteneva diversi anni fa che spesso nelle famiglie la mamma è il capro espiatorio di tutto. Torniamo Susanna: come è bello constatare che in un disegno di provvidenziale Dio, il Signore si serve di un giovanetto, che si fa voce della verità. Spesso la verità è dei bambini, spesso la verità appartiene ai bambini. Noi adulti spesso mettiamo in campo strategie di menzogne, siamo astuti, furbi. Questo bambino dice: “Io sono innocente del sangue di lei”. Questa affermazione crea scompiglio, destabilizza la menzogna! Attraverso una domanda:  dove hai visto questa donna? Uno dice sotto un lentisco, l’altro sotto il leccio e così emerge la menzogna e si fa verità. In questo racconto abbiamo a che fare con delle persone corrotte, persone che hanno il cuore corrotto, perché la corruzione viene dal cuore. È sempre nel cuore che ha origine la corruzione. Questa pagina del libro di Daniele che va riletta, ripensata. 

La storia della donna peccatrice del Vangelo è diversa – aggiunge il vescovo di Cassano -. In questo racconto emerge ancora una volta la pedagogia di Gesù. Che pedagogia! Gesù, giudicato, non giudica mai! Apro una piccola parentesi: se noi assumiamo nelle nostre relazioni l’atteggiamento del giudizio, chi si salverebbe! Mi chiedo: esiste una persona che si salva dalla logica del giudizio? Stiamo attenti: noi siamo sempre capaci di giudicare senza renderci conto che spesso il giudizio diventa un boomerang. Ed è ciò che succede in questa pagina del Vangelo di Giovanni. Gesù mette in campo la pedagogia di andare oltre il giudizio, dicendo: chi di voi è senza peccato scagli la prima pietra! Dopo le parole di Gesù tutti vanno via perché tutti sono peccatori, probabilmente tra i presenti forse c’era anche qualcuno che aveva avuto una relazione con quella donna. Perché vedete, noi spesso, siamo uomini e donne dalle “pubbliche virtù e vizi privati”. Quante volte abbiamo una vita pubblica e una privata! Una vita dissociata, schizofrenica. Spesso pecchiamo di ipocrisia. Nella prima lettura abbiamo il peccato della corruzione, nel Vangelo il peccato dell’ipocrisia. Spesso siamo degli attori, in pubblico recitiamo e in privato siamo quello che siamo. Vorrei ricordare a me per primo e poi a voi che Dio guarda il cuore non l’apparenza; ecco perché Gesù si è sempre scagliato contro gli ipocriti, dalla doppia vita, i giudici di tutto e di tutti, gli ipocriti sono così. La conclusione del Vangelo è bellissima: “Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?”. Ed ella rispose: “Nessuno, Signore”. E Gesù disse: “neanch’io ti condanno; va e dora in poi non peccare più”. La Misericordia è vincente e genera la conversione. 

C’è un piccolo libretto di papa Francesco sulla corruzione che dice: peccatori si, chi non lo è, corrotti mai. Sembra – conclude mons. Savino – sia la chiave di lettura per fare sintesi di questa stupenda Parola di Dio di oggi. In questa giornata facciamo nostre le parole del salmo 22: “Il Signore è il mio pastore, non manco di nulla, anche se vado per una valle oscura non temo alcun male, perché tu sei con me”. 

In questa oscurità che stiamo vivendo a causa del coronavirus ci sostengano queste parole: non temo alcun male perché tu sei con me! Questo versetto del Salmo 22 recitiamolo spesso in questa giornata.»