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Ordinazione Diaconale


“Era un giorno come tanti altri, e quel giorno lui passò”, recita un famoso canto vocazionale. Ed è proprio così. Non esistono giorni specifici in cui Dio chiama. Egli chiama chi, quando, dove e come vuole, esattamente come ha fatto con i suoi apostoli. Non erano persone speciali, non erano giorni particolari. Li ha chiamati, ha aspettato che rispondessero alla sua chiamata e ha permesso loro che si mettessero alla sua sequela. Ed è proprio a quella sequela che si incamminano i due seminaristi della Diocesi di Cassano All’Ionio che sabato 1 ottobre,  alle ore 18.30, per l’imposizione delle mani di S.E. Rev. Ma Mons. Francesco Savino diventeranno diaconi transeunti. Roberto Di Lorenzo e Sanjay Dhanwar compiranno il primo passo per divenire nel futuro prossimo sacerdoti e dedicare la loro vita a Cristo e al prossimo. “Il diaconato è definito ‘ministero della soglia’, giacché il diacono è segno della presenza della Chiesa in particolare nelle zone marginali, laddove si vive la povertà, la sofferenza, la malattia, lungo la strada. Ma è anche la zona di transizione tra il laicato e il sacerdozio.

Roberto di Lorenzo proviene dalla comunità di San Nicola di Bari in Morano Calabro, mentre Sanjay Dhanwar proviene dalla comunità di San Teodoro Martire in Laino Castello.

I diaconi partecipano, in una maniera particolare, alla missione e alla grazia di Cristo. Il sacramento dell’Ordine imprime in loro un sigillo che nulla può̀ cancellare e che li configura a Cristo, il quale si è fatto ‘diacono’, ovvero servo di tutti. Compete loro: assistere il Vescovo e i presbiteri, assistere e benedire il Matrimonio e il battesimo, proclamare il Vangelo e predicare, presiedere ai funerali e dedicarsi particolarmente ai vari servizi della carità̀. 

Il diacono transeunte non rinuncia ad amare, anzi, ha l’impegno a fare di questa condizione, con l’aiuto del Signore, uno spazio fecondo per accogliere le persone che incontrerà e prepararlo alla vita sacerdotale. 

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