SS. CROCIFISSO
La Statua
Veneratissima, artistica
immagine in legno, del
400, è opera di un anonimo
scultore locale, che si
ritiene l'abbia eseguita,
con tanta fede e tanto
amore, giù, nella cripta,
su richiesta dei cassanesi,
i quali, da tempi
lontanissimi, onoravano il
Crocifisso, affratellati,
nel culto e nell'amore,
poi, nella congrega,
fiorente fino a decenni or
sono. Si Narra che il
devoto scultore, compiuta
l'opera l’avesse
contemplata, e, commosso,
depose un bacio sul
costato sanguinante.
Pianse. Si inginocchiò,
mormorando:" quando sei
bello, mio Crocifisso!". E
morì, nel Succorpo!.
L'immagine fu restaurata
nel laboratorio della
Sovrintendenza per i Beni
AA.AA.SS. della Calabria,
in Cosenza, l'anno 1994.
Il Centenario
Il SS. Crocifisso è il
Santo Patrono di Cassano,
se ne celebrava grandiosa
festa, nella Cattedrale, e
con processione per le vie
della città, ogni cento
anni. Nel linguaggio
comune, centenario
significa "evento
eccezionale", come un
giubileo. Poi veniva
celebrato ogni cinquant'anni;
oggi ogni venticinque. Ma
nell'uso rimane la parola
"centenario". In questo
nostro secolo più volte se
n'è fatta solenne
celebrazione: nel 1919,
alla fine della guerra
mondiale, Vescovo Rovetta;
nel 1936, Vescovo
Occhiuto,; nel 1943,
Vescovo Barbieri; nel
1975, Vescovo Vacchiano;
nel 1983, Vescovo Grillo;
nel 1993, Vescovo Muggione;
nel 2000, Vescovo Graziani,
giubileo, ove i
festeggiamenti si sono
protratti per una intera
settimana 15/22 ottobre
con un programma ben
nutrito di manifestazioni.
Oltre che in queste
ricorrenze straordinarie,
l'augusto Simulacro non
viene rimosso dalla sua
nicchia del succorpo.
Tranne per il settenario
in cattedrale: di cui
registra la storia quanto
segue: Nel 1783, i
Cassanesi, scampati da
tremendo terremoto,
decisero di ricordare il
Santo Patrono ogni anno:
il primo venerdì di marzo.
Ciò fu sancito con voto
solenne nel 1943. Vescovo
Barbieri, con atto
pubblico. Perché resti
memoria dell'evento, è
stata posta una lapide-
ricordo sull'arco della
scala di accesso del
Succorpo.
Il Voto
Voto della
Città di Cassano Allo Ionio
al SS. Crocifisso, suo Patrono.
Vittorio Emanuele III per
grazia di Dio e per
volontà della Nazione Re
d'Italia e di Albania e
Imperatore d'Etiopia.
L'anno 1943 il giorno 5
del mese di Marzo, ad ora
diciassette in Cassano Al
Ionio, nella Chiesa
Cattedrale, alla piazza
Garibaldi. Innanzi a noi
Avv. Francesco Cirianni fu
Domenico regio notaro,
residente in questo comune
di Cassano Ionio, iscritto
a ruolo del distretto
notarile di Castrovillari,
assistito dai testimoni
idonei a Noi noti: Signori
Mons. Giuseppe Pontieti fu
Stanislao, decano della
Cattedrale di cassano
Ionio e Ingegnere Camillo
Toscano fu Pietro,
proprietario, entrambi
nati, domiciliati e
residenti a Cassano Al
Ionio, si sono
personalmente costituiti:
S.E. Mons. Raffaele
Barbieri fu Giuseppe, nato
in San Marco Argentano,
mentre è domiciliato in
Cassano Ionio, di cui è
Vescovo e l'Avv. Francesco
Drago fu Domenico, nato e
domiciliato in Cassano
Ionio, Nella sua qualità
di Podestà della suddetta
Città; della identità
personale dei quali siamo
Noi Notaro personalmente
certo, i quali comparenti
ci richiedono per
stipulare il presente
atto. La Città di Cassano
Ionio riconosce per suo
speciale protettore il
SS.mo Crocifisso, dal
Quale, nei secoli, ebbe ad
esprimere il patrocinio in
occasione di morbi
contagiosi, terremoti,
alluvioni e siccità. Per
tal motivo, nell'Oratorio
situato nel Succorpo della
Cattedrale, per provvedere
al culto dovuto alla
Prodigiosa Immagine del
SS. Crocifisso, sorse la
Confraternita omonima che
accolse nei secoli i
Rappresentanti della
Nobiltà, della borghesia e
del Popolo di cassano fino
ad oggi. In riconoscimento
di tutti i benefici
ricevuti, il popolo di
Cassano nutrì sempre
tenera devozione verso il
Suo Divino Protettore,
Tanto che rimasero
memorabili le ostensioni
dell'Immagine fatte
dapprima ogni secolo, e
poi, in tutti gli
avvenimenti più importanti
della vita della Città o
nei momenti di grandi
bisogni dell'aiuto divino.
Rimasero celebri negli
ultimi tempi le ostensioni
del 1919 al termine della
I guerra Mondiale sotto
l'Episcopato di Mons.
Giuseppe Rovetta di s.m. e
del 1936 in occasione
della riapertura al culto
della Cattedrale
restaurata da S.E.Mons.
Bruno Occhiuto di s.m.
Durante le feste
solennissime che si
celebrarono nelle
sopraddette circostanze,
si videro impressionanti
masse di popolo, che
imitando la fede degli
Avi, acclamarono al Divino
Protettore e rinsaldarono
i vincoli di adorazione,
di amore e di riconoscenza
che sempre legarono il
SS.Crocifisso la Città di
cassano. Ora, poiché i
tempi corrono tristissimi
quanto mai e, con
l'intensificarsi del
flagello della seconda
Guerra Mondiale si sono
moltiplicati i pericoli
sovrastanti alle città e
alle più ampie umili
borgate con le incursioni
aeree che, contro ogni
senso di umanità, vanno
spargendo la desolazione e
la morte nelle popolazioni
civili, le sopraddette
Autorità, riconoscendo
gl'inalienabili diritti
della sovranità di amore
del SS. Crocifisso e
l'altra protezione da Lui
esercitata su questa
Città, implorando perdono
per le colpe pubbliche e
private di cui si rese rea
l'umana famiglia,
riconsacrando a Lui la
Città, perché Cassano sia
salvata dai pericoli della
Guerra, perché i suoi
figli combattenti, siano
protetti nell'adempimento
del loro dovere, perché la
patria sia condotta alla
vittoria, in nome del
popolo di cassano
All'Ionio.
EMETTONO IL VOTO
di celebrare ogni anno una
festa votiva, preceduta da
un settenario di
preparazione in onore del
SS. Crocifisso, il primo
venerdì di Marzo nel quale
giorno tutto il popolo si
assoggetterà ad un solenne
digiuno, secondo le norme
dettate dalla S. Chiesa. I
suddetti contraenti
fiduciosi nella protezione
del SS. Crocifisso, a Lui
affidano le sorti di tutto
un popolo che dalla Divina
Virtù vuole essere difeso
nell'anima e nel corpo. E
richiesto Noi Notaro,
abbiamo ricevuto questo
atto che viene da Noi
letto, in presenza dei
testimoni, ai comparenti,
ai quali, da Noi
interrogati, lo approvano
dichiarando di riconoscere
il contenuto interamente
conforme alla volontà
espressaci. Il presente
atto da Noi diretto e
scritto tutto di Nostra
mano, viene sottoscritto
in calce e firmato in
margine del foglio
intermedio delle parti,
dai testimoni e da Noi
Notaro ecc.
firmati:
Raffaele Barbieri, Vescovo
di Cassano Ionio
Avv. Francesco Drago,
podestà di cassano Ionio
Can. Dec. D. Giuseppe
Pontieri, testimone
Ing. Camillo Toscano,
testimone
Notar Cirianni
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