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Messa Coena Domini |
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MESSA COENA DOMINI
17 APRILE 2014 |
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La Messa in Coena Domini - con la sua Liturgia della Parola e
con il gesto della Lavanda dei piedi - ci riporta in maniera
inequivocabile al cuore del messaggio pasquale e ci aiuta a
recuperare il centro del nostro essere cristiani.
Al di là di quello che ognuno di noi può aver deciso di fare
della propria vita e al di là dei punti fermi sui quali ognuno
di noi può aver impostato la propria esperienza religiosa, oggi
- Giovedì Santo - ci viene detto cosa conta davvero nella nostra
vita. Oggi insomma, chi di noi non si lascia prendere da vane
curiosità, attraverso la parola e i gesti viene recuperato
all'essenziale della vita cristiana.
Ed è Gesù stesso che ci dà questa certezza quando dice:« Vi ho
dato l'esempio perché anche voi facciate come io ho fatto a
voi».
Ma cos'ha fatto Gesù? Qual è l'esempio che ci ha dato e sul
quale va disegnata e realizzata la vita di ognuno di noi e la
vita delle nostre comunità?
Gesù non usa troppe parole; e quelle poche parole che usa
servono solo per accompagnare due gesti di grande intensità.
Il primo: «Il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito,
prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse:
"Questo è il mio corpo, che è per voi"».
Ecco il primo concreto caposaldo della vita di ogni credente e
di ogni comunità: accettare il dono che Gesù fa di se stesso.
Nutrirsi di Lui e farsi a propria volta dono: non dando cose o
parole, ma dando piuttosto se stessi, imparando «a fare della
nostra esistenza un dono d'amore che somiglia a un pezzo di pane
offerto, a un sorso di vino consumato insieme, per scaldare il
cuore e liberare la mente dalle pesantezze del rammarico».
Insomma, la misura della coerenza di vita per ogni credente è
data dal gesto con il quale Gesù dà se stesso e dice: «Questo è
il mio corpo, che è per voi». ...
continua >> |
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Nunzio Galantino
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