Padre Lazzaro Longobardi ucciso



Padre Lazzaro Longobardi, martire di carità
Stamattina a Sibari i funerali
La riflessione di monsignor Nunzio Galantino

"Il martirio di padre Lazzaro - battezzato, religioso e sacerdote - ci dice che nella Chiesa, almeno in alcuni suoi membri, non necessariamente in vista e da copertina, l’amore per Cristo e per il Vangelo ė capace di provocare gesti significativi di accoglienza ed è capace di essere davvero una Chiesa profetica”.

Lo ha detto questa mattina monsignor Nunzio Galantino, vescovo di Cassano allo Ionio e segretario generale della Cei, durante i funerali di padre Lazzaro Longobardi, il religioso ucciso a colpi di spranga la sera del 2 marzo a Sibari. “Quella carica profetica della Chiesa, cioè quella capacità di porre gesti non banali e prevedibili e quella capacità di dire parole significative per il nostro territorio - ha detto il presule - che rischia tante volte di essere soffocata da eccesso di prudenza, che poi è solo paura di osare e calcolo strumentale; che rischia di essere soffocata da eccesso di equilibrio, che poi è solo voglia di non essere scomodati dalla radicalità del Vangelo”.

Per monsignor Galantino, il “martirio di padre Lazzaro è un dono ma è anche un compito per la nostra Chiesa. Un dono che il Signore ci ha fatto attraverso una persona della quale forse qualcuno di noi, anche Sacerdoti, non conosceva nemmeno il timbro della voce, tanto padre Lazzaro era riservato”. Il martirio di padre Lazzaro è “un dono che il Signore ha fatto alla nostra Chiesa attraverso un Sacerdote al quale forse nessun Vescovo avrebbe pensato di affidare compiti di responsabilità pastorale che non fossero quelli di rimanere in una Parrocchia di periferia, tanto padre Lazzaro era discreto”.

La morte di padre Lazzaro dice che “la nostra Chiesa e il nostro territorio - ha concluso monsignor Galantino - hanno le energie necessarie e possono contare su una religiosità straordinarie, capaci di ridare vita e di far germogliare speranza. Abbiamo solo bisogno di lasciare più spazio allo Spirito di Dio e meno spazio alla nostra pigrizia; abbiamo bisogno di lasciare più spazio alla intraprendenza della Parola di Dio e meno spazio alla tentazione di non disturbare e di non lasciarci disturbare dagli inviti sorprendenti ed esigenti della Parola di Dio”.

(Fonte: notiziario Sir - Foto di Aldo Jacobini)

Omelia del Vescovo

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IL MANIFESTO

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Padre Lazzaro Longobardi

ph. M.Guarino



Sabato 15 marzo a Sibari i funerali di padre Lazzaro Longobardi

Le esequie saranno celebrate nello spiazzo della chiesa di san Raffaele da monsignor Galantino

 



Si svolgeranno sabato 15 marzo, nello spiazzo della chiesa di san Raffaele Arcangelo, in contrada Lattughelle a Sibari, i funerali di padre Lazzaro Longobardi, ucciso a colpi di spranga la sera del 2 marzo scorso. La cerimonia funebre, che avrà inizio alle 10, sarà presieduta da monsignor Nunzio Galantino, vescovo della diocesi di Cassano all’Jonio e segretario generale della Cei. Nella giornata di venerdì 14 marzo, invece, sempre nella chiesa di san Raffaele Arcangelo, sarà allestita e resterà aperta per l’intera giornata, a partire dalle 9.30, la camera ardente.
In occasione delle esequie, il parroco della chiesa sibarita di san Giuseppe, don Francesco Faillace, invita i fedeli a preferire ai fiori il sostegno alla raccolta fondi avviata con fini caritatevoli, di concerto con il vescovo. Il ricavato sarà devoluto alla Caritas diocesana, per finanziare progetti a fini sociali.
Cassano allo Ionio, 12 marzo 2014

 Ufficio Comunicazioni Sociali

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Padre Lazzaro Longobardi

ph. M.Guarino

Fermato il presunto killer di padre Lazzaro Longobardi

Per gli inquirenti, il sacerdote ucciso per non aver ceduto a minacce estorsive
Monsignor Galantino: «Ha pagato con la vita la sua coerenza e l’amore per gli ultimi»
 




«Quanto va emergendo dall’inchiesta in corso ci restituisce di padre Lazzaro l’immagine di un cristiano riservato ma tutto d’un pezzo, di quelli dei quali hanno necessità una società senza più punti di riferimento ed una Chiesa bisognosa, in alcune sue componenti, di osare di più per il Vangelo. Il nostro confratello s’è speso senza riserve per gli ultimi e da uno di loro sarebbe stato ucciso, ma nel suo sangue cresce già la speranza del cambiamento. Lo spero tanto per la nostra Chiesa. E prego tanto per questo».
È il commento che monsignor Nunzio Galantino, vescovo della Diocesi di Cassano all’Jonio e segretario generale ad interim della Cei, riserva alle notizie relative al fermo del giovane rumeno sospettato d’aver ucciso a colpi di spranga, domenica sera, il sacerdote sibarita. L’omicidio, hanno spiegato gli investigatori nel corso di una conferenza stampa svoltasi in mattinata a Cosenza negli uffici del Comando provinciale dell’Arma dei Carabinieri, sarebbe maturato dopo il no di padre Longobardi all’ennesima richiesta di denaro da parte del ragazzo, al quale già in passato egli aveva rimproverato il prelievo non autorizzato di soldi persino dalla cassetta delle offerte, senza tuttavia mai denunciarlo alle autorità (comunque avvisate dell’accaduto) nella speranza di riuscire ad avviare con lui un dialogo salvifico. E invece è arrivata la morte violenta, con il presunto assassino individuato grazie alla collaborazione - dagli inquirenti definita determinante - di un altro extracomunitario, anch’egli nel recente passato beneficiato dall’opera di evangelizzazione del sacerdote formatosi alla spiritualità di Sant’Alfonso Maria de' Liguori. «Riponiamo la nostra fiducia nella magistratura e nelle forze dell’ordine, che ringrazio per l’impegno profuso. Dal loro lavoro è emersa la figura del padre Lazzaro che tutti abbiamo conosciuto e che già tanto manca, soprattutto alla comunità di Sibari che ancora lo piange incredula insieme all’intera Chiesa diocesana, ai suoi cari ed a quanti lo hanno incrociato sul loro cammino», dice il Presule, aggiungendo: «Dalle indagini vien fuori la triste verità di una morte originata dall’infinita bontà e dalla fiducia nell’altro. Ma rilevante è anche il fatto che una svolta alle attività investigative sia stata impressa dalla collaborazione di un altro giovane migrante, uno dei tantissimi che padre Lazzaro aveva sostenuto nel loro percorso di inserimento sociale: è la dimostrazione che il bene vince ed alla fine trionfa sempre sul male. Ed è questa, molto probabilmente, la lezione più vera e significativa che ci viene dalla vita di un uomo, di un prete che aveva votato tutto se stesso a Cristo, al prossimo, ai più deboli ed indifesi. A tutti, e soprattutto a noi sacerdoti, chiedo: cosa ci lascia in dote padre Lazzaro? E quello che ci lascia, vogliamo farlo fruttificare? Come? Un consiglio, a me ed a ciascuno: lasciamoci contagiare un poco di più dall’audacia evangelica di papa Francesco, al quale spero di parlare subito di padre Lazzaro, martire discreto e riservato della carità».
Cassano allo Ionio, 4 marzo 2014

 Ufficio Comunicazioni Sociali

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Padre Lazzaro Longobardi

 

Ucciso a sprangate sacerdote
della diocesi di Cassano all’Jonio

Il delitto dopo il rifiuto di elargire denaro:
nelle settimane passate era stato minacciato
Monsignor Galantino: «Ha dato la vita per quei poveri
per i quali s’è sempre speso senza riserve»

 

«Ha dato la vita per quei poveri per i quali s’era sempre speso con tutte le sue energie. Di recente mi aveva confidato la volontà di accettare l’invito di una delle tante famiglie di extracomunitari che aveva aiutato, che lo avrebbero voluto con sé a Trieste, dove grazie a lui avevano ritrovato la speranza. Non ne ha avuto il tempo».
Tristezza e amarezza sono i sentimenti che ispirano le parole di monsignor Nunzio Galantino, vescovo della Diocesi di Cassano all’Jonio. Il Presule, segretario generale ad interim della Cei, è rientrato in mattinata da Roma, appena avuta notizia della morte di padre Lazzaro Longobardi, titolare della parrocchia di san Raffaele Arcangelo, a Sibari, rinvenuto stamani senza vita nei pressi della casa canonica annessa alla chiesa di san Giuseppe, dove dimorava. Il sacerdote, originario di Gragnano, dove era nato nel 1945, dopo la licenza in teologia aveva ricevuto l’ordinazione sacerdotale nel 1971. Appartenente alla Congregazione del Santissimo Redentore, nel 1980 aveva conseguito la laurea in lingue e letteratura straniera e dal 1987 era parroco a Sibari, amato stimato e benvoluto dall’intera comunità parrocchiale, in favore della quale s’era impegnato nell’opera di promozione del Vangelo, al fianco dei giovani e, da sempre, degli ultimi e degli emarginati, in particolare delle migliaia di immigrati che affollano i campi della Piana in cerca di lavoro. «Nei giorni scorsi – ricorda monsignor Galantino – mi aveva messo al corrente dei timori che in lui avevano ingenerate continue, pressanti richieste di aiuto in denaro. Gli avevo suggerito di parlarne anche con Carabinieri e col consiglio parrocchiale, e mi risulta lo abbia fatto, anche se formalmente non ha sporto querela perchè si diceva certo che col dialogo ogni difficoltà sarebbe stata superata». Aggiunge il Pastore della Chiesa cassanese: «Siamo sconvolti da questo episodio di tremenda, incredibile brutalità. Padre Lazzaro ha sempre dato tutto se stesso per il prossimo: mancherà a Sibari ed a tutta la diocesi ed a quanti lo hanno conosciuto e gli hanno voluto bene».
Condoglianze e sentimenti di vicinanza, ma pure l’assicurazione che le forze dell’ordine faranno di tutto per assicurare alla giustizia i responsabili dell’omicidio di padre Longobardi sono stati espressi a monsignor Galantino, nel corso di una telefonata, dal ministro dell’interno, Angelino Alfano. Messaggi di cordoglio sono giunti anche da Sua Eccellenza il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italia, e da Sua Eccellenza il cardinale Gualtiero Bassetti.
Nel pomeriggio di oggi, con inizio alle 18, una messa sarà celebrata nella parrocchia del sacerdote scomparso, in contrada Lattughelle. La cerimonia liturgica sarà presieduta dal vescovo.
Cassano all'Jonio 3 marzo 2014          

 Ufficio Comunicazioni Sociali

 

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don Nunzio


OMELIA


Esequie di P. Lazzaro Longobardi
15 marzo 2014

Per la Liturgia della Parola di questa celebrazione ho preferito lasciarmi interrogare dalle Letture del giorno e proporre così la mia breve riflessione a partire da quanto oggi il Signore vuole dire a quanti di noi si sono ritrovati per proclamare insieme la propria fede nella Resurrezione, per affidare P. Lazzaro alla misericordia del Padre e per sentirsi impegnati, come Chiesa, a far fruttificare questa Parola. Una Parola, quella scritta ed ascoltata, che serve per gettare luce - una luce di fede - su un episodio drammatico come  .... continua

 

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SCHEDA


Padre Lazzaro Longobardi



nato a Gragnano (NA) il 15/05/1945

residente in Sibari - Cassano All’Jonio via Via Magna Grecia, 1

ordinato diacono il 25/03/1971 ordinato presbitero il 23/07/1971

Titolo di studio Licenza in teologia (28/06/1971) e Laurea in lingue e Letteratura straniera (1980) .... continua

 

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