Riapre al culto la Cattedrale di Mormanno

 

VIDEO : Riapertura Cattedrale Mormanno
a cura dell'ufficio Comunicazioni Sociali della diocesi di Cassano all'Jonio
2 agosto 2014



Mormanno si lascia alle spalle le ferite del terremoto
Restituita al culto la Cattedrale di Santa Maria del Colle

Galantino: «E’ il segno che esiste sempre la possibilità
di rimettersi in piedi»

 


Un bagno di folla, la presenza delle autorità civili e militari, la partecipazione di gran parte del clero diocesano hanno segnato, giovedì sera, il ritorno alla normalità.
È stata una santa messa, presieduta dal vescovo della Diocesi di Cassano all’Jonio, monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, a suggellare la riapertura al culto della Chiesa di Santa Maria del Colle, resa inagibile dalla scossa di magnitudo 5 che la sera del 26 ottobre 2012 flagellò i paesi del Pollino.
Ventun mesi dopo, Mormanno si è ripresa la sua Cattedrale. Nel corso della sua omelia, partendo dalle letture del giorno nella memoria liturgica di sant’Ignazio di Loyola, il Presule ha analogicamente collegato la figura del vasaio di cui parla il Profeta Geremia, che mette insieme i cocci di un vaso andato in frantumi con amore e dedizione, a quello che è stato l’impegno della Chiesa cassanese dopo l’evento sismico: «C’è stata gente come il vasaio – ha detto monsignor Galantino - che si è data da fare per rimettere insieme i cocci di una comunità ecclesiale ferita. Segno che esiste la possibilità di rialzarsi in piedi, che si può fare anche se spesso si è messi a dura prova da una burocrazia lenta e farraginosa». Non è mancato l’invito alla collaborazione: «Contribuire a rimettere insieme i cocci, come il vasaio – ha aggiunto il vescovo - è un dovere per ciascuno: in ogni ambito della vita di ognuno bisogna sempre coltivare il bene comune e non perseguire il solo interesse personale. Bisogna far rinascere la fiducia». Un augurio particolare alla comunità mormannese ha chiuso la riflessione: «Vi esorto a camminare con gioia e serenità per ridare vita e speranza alla città tutta, perché è dal Signore che viene la forza e l’entusiasmo di andare avanti coltivando sempre la speranza». A seguire, il parroco, monsignor Giuseppe Oliva, ha ringraziato il vescovo facendosi portavoce «dei sentimenti di ciascun mormannese per l’occasione, per la possibilità di riappropriarsi di un pezzo di storia e di cuore, tassello importante nel poliedrico mosaico della vita cittadina».
La Cattedrale di Santa Maria del Colle, eretta nel 1183 e più volte ristrutturata, ha assunto la sua attuale fisionomia nel Settecento. A meno di due anni dall’evento sismico, lo storico edificio è stato restituito al popolo di Dio con celerità e spese contenute, grazie all’intesa tra le istituzioni interessate: la Diocesi, col proprio Ufficio tecnico guidato da Raffaele Bloise, ha curato la progettazione, predisposta dagli architetti Gaetano Leto e Sabrina Mainieri e dal geologo Giuseppe Campanella e messa a disposizione gratuitamente del Comune di Mormanno e dell’Ufficio del Commissario per il sisma, coordinato dal Prefetto, che ha poi autorizzato l’esecuzione dei lavori, finanziati attraverso i fondi concessi dalla Protezione Civile regionale e portati a compimento dall’impresa Mirabelli.
Ultimati gli interventi riguardanti le navate, i transetti ed il tiburio, restano ora da completare le opere previste per la sagrestia e gli esterni. A fine settembre saranno definiti anche quelli e, nell’occasione, sarà organizzata una mostra-convegno per avviare un confronto sulla metodologia seguita, che ha permesso di conseguire il risultato in tempi rapidi e senza dispendio di risorse finanziarie.


(Si ringraziano Vincenzo Alberti per la preziosa collaborazione giornalistica e Giuseppe Fortunato per quella fotografica)


Cassano allo Ionio, 1 agosto 2014

 

 
 
 


A meno di due anni due anni dal terremoto,
riapre al culto la Cattedrale di Mormanno
Messa in sicurezza, consolidamento e restauro architettonico
eseguiti senza ritardi né spese folli
Giovedì 31 luglio alle 18 la prima messa dopo le scosse:
sarà presieduta da monsignor Galantino


 

Ha vinto la speranza. Ma anche un metodo di lavoro in cui burocrazia e competenza hanno camminato a braccetto, dimostrando che pure in Calabria si può fare bene il bene.
Riapre al culto la Cattedrale di Mormanno. Era il 26 ottobre del 2012: una scossa di magnitudo 5, seguita ad altre centinaia di minore intensità che già nelle settimane precedenti avevano fatto tremare l’area del Pollino, fece sobbalzare tutti i paesi del comprensorio, colpendo in modo particolarmente violento il centro storico mormannese: case, negozi, chiese, persino l’ospedale dichiarati inagibili per le ferite aperte dal sisma. La Diocesi di Cassano all’Jonio scese immediatamente in campo, affidando alla Caritas diocesana il compito primario di portare sollievo alla popolazione, schierando contemporaneamente il proprio Ufficio tecnico per tutelare i beni architettonici. «Prima gli uomini, poi le chiese», ripeteva in quei giorni il vescovo, monsignor Nunzio Galantino, per settimane in prima linea a fronteggiare le piaghe del terremoto. E così è stato: alle attività di sostegno che hanno segnato il lento ritorno alla quotidianità della popolazione si è aggiunta la ristrutturazione degli immobili di proprietà della diocesi concessi in locazione ai commercianti del luogo, perché potessero riprendere quanto prima il lavoro. Ora tocca alla Cattedrale di Santa Maria del Colle, eretta nel 1183 e più volte ristrutturata, fino ad assumere la sua attuale fisionomia nel Settecento. A meno di due anni dall’evento sismico, lo storico edificio viene restituito al popolo di Dio. Con tempi celeri e spese contenute, grazie all’intesa tra le istituzioni interessate: la Diocesi, col proprio Ufficio tecnico guidato da Raffaele Bloise, ha curato la progettazione, predisposta dagli architetti Gaetano Leto e Sabrina Mainieri e dal geologo Giuseppe Campanella e messa a disposizione gratuitamente del Comune di Mormanno e dell’Ufficio del Commissario per il sisma, coordinato dal Prefetto che ha poi autorizzato l’esecuzione dei lavori, finanziati attraverso i fondi concessi dalla Protezione Civile regionale e portati a compimento dall’impresa Mirabelli.
Adesso, ventun mesi dopo quella notte d’ottobre di due anni fa, il ritorno alla normalità. «Ultimati gli interventi riguardanti le navate, i transetti ed il tiburio – spiega Bloise – restano da completare le opere previste per la sagrestia e gli esterni. A fine settembre saranno definiti anche quelli e, nell’occasione, sarà organizzata una mostra-convegno per avviare un confronto sulla metodologia seguita, che ha permesso di conseguire il risultato in tempi rapidi e senza dispendio di risorse finanziarie».
Intanto, si fa festa pregando. La cerimonia di riapertura sarà suggellata dalla santa messa che giovedì 31 luglio alle 18 sarà presieduta dal Pastore della Chiesa cassanese, monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei. Al suo fianco, a concelebrare, il clero diocesano.


Cassano allo Ionio, 30 luglio 2014

 

 

 

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