18 Maggio 2025

Scuola di preghiera con i giovani

Una scuola che insegna a pregare con la vita

Si è concluso oggi il cammino della Scuola di Preghiera con i Giovani, un’iniziativa voluta e promossa dalla Pastorale Giovanile e Vocazionale della Diocesi di Cassano all’Jonio, che ha visto coinvolti ragazze e ragazzi tra i 18 e i 30 anni in tre weekend intensi, profondi e carichi di significato.

Non un semplice ritiro, ma un’esperienza pensata per toccare il cuore, per rimettersi in ascolto, per imparare a vivere la preghiera non come un atto da compiere, ma come uno stile di vita, un linguaggio dell’anima, una relazione viva e quotidiana con Dio.

A guidare questo cammino è stata l’équipe della Pastorale Giovanile e Vocazionale, composta dal direttore don Nicola Mobilio, coadiuvato da don Rocco Lategano, suor Fabrizia Molinaro e Caterina Croci, che hanno accompagnato i giovani passo dopo passo con discrezione, competenza e passione educativa.

Tre le tappe che hanno segnato il percorso – Riorientarsi, Vivere, Giocarsi – ognuna con un tema specifico che ha fatto da filo conduttore per riflessioni, attività spirituali e laboratori interiori.
Ogni incontro si è svolto nella casa delle Suore Missionarie Catechiste di Gesù Redentore a Montegiordano Marina, luogo divenuto presto casa per tutti.

Fondamentale è stato l’apporto dei teologi don Sergio Massironi e suor Debora Renzi, che con il loro stile diretto e profondo hanno aiutato i giovani ad entrare nelle pieghe della vita interiore, ad abitare il silenzio, a lasciarsi interrogare dalla Parola, a riconoscere la preghiera come relazione che trasforma.

Non sono mancati momenti di confronto sincero, di condivisione tra coetanei, di dialogo libero e aperto. Il cammino della Scuola di Preghiera ha dimostrato che i giovani non hanno paura del Vangelo, se qualcuno li aiuta ad ascoltarlo nella lingua della vita. Hanno solo bisogno di spazi veri, di parole autentiche, di testimoni credibili. Hanno bisogno di comunità, non perfette, ma vive. Hanno bisogno, soprattutto, di sentirsi parte di una Chiesa che li prende sul serio.

In diverse occasioni è stato presente anche il Vescovo della Diocesi di Cassano all’Jonio, S.E. Rev.ma Mons. Francesco Savino, nonché Vicepresidente della Conferenza Episcopale Italiana, che ha voluto accompagnare da vicino il percorso, portando non solo una parola di guida, ma anche il segno concreto di una paternità spirituale che ascolta, interroga, incoraggia.

Durante l’ultima tappa, i giovani hanno partecipato alla celebrazione della Santa Messa domenicale nella parrocchia “Beata Vergine Maria del Rosario” di Montegiordano, un momento di comunione con la comunità locale che ha sigillato il cammino nel segno dell’Eucaristia, centro della vita cristiana e culmine della preghiera.

Tanti i ringraziamenti da fare: ai sacerdoti che hanno accompagnato il cammino, agli animatori e organizzatori che hanno reso possibile ogni dettaglio. Ma il grazie più grande va proprio a loro, ai giovani, che si sono messi in gioco con coraggio, che hanno creduto, che si sono lasciati provocare e plasmare, testimoniando con i loro volti che la fede è ancora una cosa viva.

Questa scuola non si è limitata a insegnare a pregare: ha insegnato a pregare con la vita.

E ora, con le mani vuote ma il cuore colmo, resta un desiderio condiviso: continuare il cammino. Perché, se c’è una cosa che questa esperienza ci ha insegnato, è che la preghiera non finisce mai: si trasforma in scelte, relazioni, servizio, missione.

Nunzio Bartolini

Collaboratore UCS