
Ieri pomeriggio, presso il Seminario Diocesano Giovanni Paolo I di Cassano all’Jonio, si è svolto un incontro post-Giubileo dei giovani con il Vescovo Mons. Francesco Savino, Vicepresidente della CEI.
L’iniziativa ha rappresentato un momento di confronto e di condivisione, nel quale i ragazzi hanno ripercorso l’esperienza vissuta a Roma dal 28 luglio al 3 agosto, accompagnati dal Direttore dell’Ufficio di Pastorale Giovanile e Vocazionale della Diocesi di Cassano all’Jonio, don Nicola Mobilio, e dai Vicedirettori Caterina Croci e suor Fabrizia Molinaro.
I giovani hanno espresso la profondità di un’esperienza che li ha segnati nel cuore, raccontando come il Giubileo sia stato occasione di incontro, di gioia e di risveglio interiore. Dalle testimonianze è emersa la consapevolezza che l’amore di Dio è infinito e misericordioso, capace di dare coraggio e di vincere le paure, rendendo più forte il desiderio di affrontare la vita con speranza e determinazione.
Riflettendo sull’esperienza, don Nicola ha evidenziato come i giovani sappiano affrontare sacrifici con una forza che spesso sorprende gli adulti, smontando i pregiudizi che troppo facilmente vengono loro attribuiti. Il Giubileo ha rivelato un desiderio sincero di incontro con Dio e di partecipazione viva alla Chiesa.
Il Presule ha raccolto queste impressioni sottolineando che la vita di ciascuno è unica e irripetibile, mai un semplice “clone”, e che proprio per questo porta con sé un senso preciso e profondo. Ha poi ricordato che la speranza non è un concetto astratto né un sentimento vago, ma un cammino concreto che si costruisce giorno dopo giorno attraverso gesti e scelte reali. Per questo ha esortato i giovani a diventare protagonisti di speranza, capaci di orientare la propria vita verso decisioni coraggiose e autentiche, in grado di illuminare il presente e aprire al futuro.
Con tono provocatorio, ma carico di affetto, ha dichiarato di preferire giovani ribelli, sinceri e in ricerca, piuttosto che conformisti e compiacenti. Ha infine rivolto un invito a guardare al futuro con fiducia, nonostante le difficoltà del tempo presente: essere aurora, essere alba, anche in mezzo ai tramonti e alla notte della società, portando luce e speranza per un giorno nuovo.
Nunzio Bartolini
Collaboratore Ufficio Comunicazioni Sociali