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Cristiani perseguitati in Iraq La colletta in Diocesi sostiene i progetti della Caritas


Provengono da tutte le parrocchie, dalle Rettorie, dalle Basiliche e dai Santuari della Diocesi di Cassano all’Jonio, le offerte raccolte con la colletta pro Iraq organizzata dalla Caritas diocesana.

Con la raccolta, svoltasi la seconda domenica d’Avvento (il 14 dicembre scorso) – alla quale hanno contribuito anche sostanziose offerte di alcuni privati – è stato possibile sostenere il “Progetto famiglia”, assicurando un minimo vitale a due nuclei familiari iracheni (composti da 5 persone l’uno). Con gli altri fondi si contribuirà ad acquistare un container.

Nell’ambito del progetto di solidarietà internazionale avviato nei confronti della diocesi di Mosul, la diocesi di Cassano aveva già, grazie a propri fondi provenienti dall’8 per mille, provveduto al sostegno di 8 sacerdoti e di un diacono per sei mesi.

La gara di solidarietà a favore dei fratelli iracheni, messi al bando, nei loro territori, per non aver voluto rinnegare la fede in Dio, era scattata all’indomani della fuga di migliaia di profughi dalle persecuzioni dei terroristi dello Stato islamico.

La Caritas diocesana di Cassano all’Jonio, guidata dal direttore Raffaele Vidiri aveva prontamente accolto l’invito della Caritas Italiana a solidarizzare, attraverso una serie di iniziative, con i fratelli iracheni, scaturite dalla visita che lo stesso vescovo di Cassano, monsignor Nunzio Galantino, nella sua veste di segretario generale della Cei, aveva svolto in Iraq per constatare di persona la triste condizione della comunità cristiana locale.