News

Aperta al culto la chiesa di Gesù Buon Pastore in Sibari


2018-02-22-PHOTO-00000004Il pomeriggio della scorsa I domenica di Quaresima rimarrà a lungo nelle menti e nei cuori dei tanti fedeli radunatisi a Sibari per partecipare all’apertura al culto del nuovo complesso parrocchiale che sarà presto dedicato, non appena verrà installato l’arredo definitivo, col titolo di ‘Gesù Buon Pastore’.

La solenne ma sobria cerimonia, come si addice a questo tempo quaresimale, è iniziata tra il suono festante delle campane e la folla plaudente ed entusiasta che ha fatto ala alla processione d’ingresso durante la quale mons. Francesco Savino ha aperto le porte della nuova aula liturgica. Subito dopo, è iniziata la solenne Concelebrazione Eucaristica, presieduta dal vescovo e concelebrata dal vicario generale, dal parroco della parrocchia sibarita di S. Giuseppe e da altri sacerdoti e diaconi convenuti per la lieta occasione, durante la quale il pastore della diocesi cassanese ha asperso con l’acqua benedetta i fedeli e le pareti della nuova chiesa.

2018-02-22-PHOTO-00000027La Santa Messa, animata dal coro diocesano, è stata seguita con attenzione ed entusiasmo da poco meno di cinquecento persone. Durante l’omelia, il presule, rifacendosi all’etimologia greca della parola ‘tentazione’, che vuol dire ‘prova’, ha ricordato quanto sia impegnativo e faticoso, ma certamente santificante, non solo lo sforzo che si impiega nella costruzione di una degna chiesa di pietre, ma soprattutto quello che si profonde per l’edificazione del Regno di Dio, Chiesa di pietre vive composta dal popolo dei battezzati.

Il vescovo, unitamente al parroco don Michele Munno, ha tenuto a ringraziare personalmente l’impegno della CEI e della Diocesi, nonché la generosità dei fedeli che si sono prodigati perché il sogno che ormai da cinquant’anni era nel cuore di tanti sibariti e non solo, quello di una chiesa dignitosa e adeguata alle esigenze della comunità parrocchiale, potesse finalmente realizzarsi. Vengono così quasi del tutto sciolti, in attesa della Dedicazione, i voti di numerosi vescovi cassanesi e parroci della parrocchia di S. Giuseppe, ancora viventi o ormai nella Chiesa trionfante, che da anni si prodigavano con ogni forza per la nascita di questa moderna struttura.

Al termine della Concelebrazione, il vescovo si è recato in processione a benedire i nuovi locali pastorali, ampi e funzionali, che serviranno non solo per le esigenze della parrocchia ma accoglieranno anche alcuni importanti futuri eventi diocesani.

2018-02-22-PHOTO-00000024Un sobrio momento conviviale ha concluso questo pomeriggio festivo mentre le campane a distesa parevano già invitarci all’ormai prossimo e solennissimo evento della Dedicazione della Chiesa e dell’Altare con il titolo di Gesù Buon Pastore, che il vescovo ha additato come Maestro e Modello da seguire per tutta la comunità diocesana.

Il futuro giorno della Dedicazione, sciolti pienamente i voti e i desideri di tanti pastori e fedeli, la nuova chiesa di Sibari, che già da ora è luogo privilegiato dell’incontro con il Signore Gesù, sarà mistica immagine della Gerusalemme celeste e luogo consacrato nel quale si raduna la Chiesa di Dio.

 

Parole di saluto rivolte a S. E. Mons. Francesco Savino, Vescovo della Diocesi di Cassano all’Jonio, in occasione dell’apertura al culto della chiesa “Gesù Buon Pastore” in Sibari.
18 febbraio 2018

Eccellenza Reverendissima,
finalmente questo giorno tanto atteso è arrivato!
Quando, nel settembre del 2014, iniziai il mio ministero di parroco in questa Comunità, fu detto ai fedeli che nell’arco di circa quattro mesi (da settembre a dicembre 2014) sarebbe stata aperta al culto la “chiesa nuova” … Sono passati, invece, per innumerevoli ragioni, quattro anni (2014-2018), che vanno a sommarsi ai circa quattro anni da quando, con la posa della prima pietra, se ne iniziò la costruzione.
Non è mia intenzione, oggi, però, ricordare e rivelare l’ingarbugliata trama della storia, tanto che quando i fedeli, sollecitati da me alla corresponsabilità, si appellano al passato, io – come lei ben sa, Eccellenza – rispondo: “posso rendere conto di ciò che è accaduto solo dalla data del mio ingresso in Parrocchia”!

Se oggi ho voluto accennare a questo tempo, Eccellenza, è perché esso costituisce in qualche modo un “segno”, che come parroco, insieme alla comunità credente, sono chiamato a decifrare. Il segno, infatti, esprime in qualche modo la fatica che si fa, in questo territorio, a edificare la Chiesa – quella fatta di pietre vive! Sì, i rallentamenti che l’edificazione della chiesa, fatta di pietre, ha incontrato sono il segno dei rallentamenti e delle resistenze che qui si oppongono all’edificazione della Chiesa, fatta di pietre vive!

Ma questo è solo un aspetto del segno. Il segno dice anche una verità più profonda: che alla fine, nonostante le opposizioni e le resistenze umane, il progetto di Dio si realizza!
Oggi, perciò, siamo qui per rendere grazie al Signore per la sua fedeltà e la sua misericordia!

Questo rendimento di grazie avvolge anche tutti coloro che, generosamente, sono stati e sono “collaboratori del progetto di Dio”: deve saperlo, Eccellenza, questa è una Comunità particolarmente generosa!
Abbiamo solo bisogno – e non è poco! – di imparare sempre nuovamente a lavorare insieme, perché l’individualismo e l’autoreferenzialità possono quasi annullare la bellezza dei carismi e del bene fatto da ciascuno dei singoli!

E abbiamo tutti bisogno anche di imparare, sempre nuovamente, a fidarci un po’ di più di Dio e di coloro che Dio manda per guidarci!

L’Eucarestia, che oggi per la prima volta viene celebrata in questo luogo, porta i volti di tutti coloro che, generosamente, attraverso il sostegno economico e morale, hanno contribuito all’edificazione di questa chiesa, come anche di chi ha profuso maestria e professionalità!

Questa Eucarestia e tutte quelle che qui di celebreranno, Eccellenza, è anche richiesta di perdono per tutti coloro che, in qualunque modo, hanno speculato e ricercato solo un tornaconto economico e/o un interesse personale!
Che l’Eucarestia, sacramento della Comunione e della Condivisione, aiuti tutti ad uscire dalle logiche di basso cabotaggio e ci aiuti tutti, pastori e fedeli, a diventare noi stessi sacramento di Comunione e Condivisione! Che la preghiera della Comunità credente aiuti e accompagni la conversione di tutti e sproni tutti a crescere nella legalità, nella giustizia, nella solidarietà e nella carità.

Eccellenza, a lei e a quanti strettamente con lei collaborano (in modo tutto speciale al caro don Ciccio Di Chiara) e che in questi anni hanno fatto sperimentare a me e ai fedeli di questa Comunità la premura e la vicinanza della Chiesa, che è madre, un particolare ringraziamento, che ora si traduce in preghiera, in Eucarestia!
C’è ancora tanto da fare perché tutti i lavori siano ultimati. A me e a ciascuno dei presenti ricordo le parole dell’Apostolo Paolo: «Ciascuno dia secondo le sue possibilità … Il Signore ama chi dona con gioia»! E che tutto sia solo a maggior gloria di Dio!

DON MICHELE MUNNO