Omelie

Omelia Solennità della SS. Trinità Domenica 27 Maggio 2018


SOLENNITA’ della SS. TRINITA’ [SCARICA]

27 Maggio 2018 – Santa Messa trasmessa su Rai 1 alle ore 10,55
dalla Chiesa Santa Maria del Colle in Mormanno (CS) [vedila su RAIPLAY]

 

In questa domenica in cui celebriamo Dio Padre, Figlio e Spirito Santo, il mistero che la riflessione teologica definisce della Tri-Unità di Dio, meditiamo sull’ultima pagina del Vangelo di Matteo.

In Galilea, terra di confine che raccoglieva genti e culture diverse, nella quale Gesù aveva iniziato la predicazione della buona notizia e aveva chiamato i primi discepoli, il Risorto appare come vivente e viene adorato dagli Undici, pur con qualche dubbio e perplessità. Riprende il cammino di coloro che si erano dispersi a motivo della sua passione e morte. Lo scandalo della croce li aveva duramente provati: non sono più dodici perché manca Giuda Iscariota. A questi pochi uomini, vacillanti nella fedeltà, il Signore affida la missione: “andate e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato”. Il Risorto invia a tutte le genti i discepoli: coloro che erano stati “battezzati”, immersi nella morte e resurrezione di Gesù, ora sono “apostoli”, inviati ad annunciare a tutti il Vangelo di salvezza.

In questa missione consiste la ragione ultima della Chiesa: essa esiste perché evangelizza. Se veniamo meno al mandato di Gesù, lo tradiamo. Siamo inviati ad annunciare il Vangelo, la bella notizia, perché tutti aderiscano alla fede in Lui, siano battezzati e seguano il Cristo. Ognuno, da qualunque cultura provenga, può essere discepolo di Gesù, ma ad una condizione, non preclusa a nessuno: l’amore. Questa è la novità della consegna di Gesù ai “suoi”. Si allontana da loro soltanto fisicamente perché, quando essi praticheranno e predicheranno la Parola, Egli sarà con loro, e lo sarà «tutti i giorni fino alla fine del mondo».

L’amore non è un collante della Trinità, come deve essere per ogni famiglia, comunità, ogni amicizia vera e disinteressata; è molto di più! È l’essenza sorgiva della Trinità, perché Dio è amore (cfr. 1Gv 4,8).

Le Tre Persone Divine sono questo amore completo, totale e sempre sorgivo. Sono come le fiammate del sole, che coprono, secondo gli scienziati, a milioni di chilometri. Quanto più esse si proiettano lontano dal sole, tanto più attestano che è potente la fucina incandescente dalla quale provengono. Ciascuna di esse, sfiammando, rafforza il calore del sole. La Trinità esprime l’unità inattaccabile dell’unico Dio che parla da questo fuoco ardente. Essa è anche Comunità, la più bella che possa esserci, le cui persone esprimono l’una per l’altra un amore totale. Don Tonino Bello diceva che, nell’accostarci a Dio con categorie umane, non possiamo usare l’addizione perché, sommando le Tre Divine Persone, non siamo fedeli all’Unità, restando prigionieri di tre entità ad essa irriducibili. Possiamo però accostarci alla Trinità pensando a ciascuna Divina Persona in funzione delle altre. Sicché non uno più uno più uno, ma uno per uno per uno, che dà sempre luogo ad UNO, pur trattandosi di tre soggetti diversi. Essere l’uno per l’altro è quel che caratterizza l’amore. Chi vi si avvicina rende presente la Trinità, perché ne è propaggine e lingua di fuoco, è fuoco acceso dallo Spirito di Dio, come le fiammelle della Pentecoste; perpetua la presenza di Gesù, ogni giorno; rende visibile sulla terra la realtà dei figli di Dio. Come afferma con estrema bellezza S. Paolo, quando gridiamo nello Spirito “abbà, Padre”, facciamo nostra la preghiera di Gesù nell’ora del Getsemani e diventiamo realmente figli di Dio.

Siamo chiamati a vivere non gli uni senza gli altri, sopra o contro gli altri, ma gli uni con, per e negli altri. In questa ultima domenica di Maggio, ci affidiamo alla Vergine santissima, qui invocata come Santa Maria del Colle. Santa Maria, amore sempre vergine e sempre vivo, amore che, alimentato dall’amore infinito di Dio, bruciò per nove mesi nel tuo grembo e continua a bruciare per l’eternità nel tuo cuore. Madre Maria, prendici per mano e aiutaci a discernere negli eventi del mondo i segni della presenza di Dio, Padre e Figlio e Spirito Santo. Di un Dio che è per noi, come noi dobbiamo esserlo gli uni per gli altri. Amen!

Francesco Savino