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“Il cantiere della carità”


Trasferta ad Aversa per Monsignor Francesco Savino, Vescovo della Diocesi di Cassano all’Jonio e vicepresidente della CEI per il Sud che ha accompagnato, nel pomeriggio del 10 novembre, la Chiesa campana alla preparazione per la celebrazione della VI Giornata Mondiale dei Poveri.
Il pastore della Chiesa cassanese ha tenuto, nel salone “Casa dei Figli” del Centro Caritas, una catechesi dal titolo “Il cantiere della carità”. Hanno preso parte oltre che alle Caritas parrocchiali una serie di associazioni con carismi diversi.
Monsignor Savino nel suo dire ha definito un’esperienza di Vangelo il suo essere ad Aversa, soprattutto, per la possibilità di aver visitato la Parrocchia di don Giuseppe Diana. Dal suo esempio si può trarre il modo di agire di don Lorenzo Milani che mette davanti due modi di agire. Uno è il “me ne frego”, l’altro chiamato “I Care” ovvero mi sta a cuore. E vedere delle persone per cui il primo posto è occupato dall’I care è stata la mia prima gioia di oggi. In quei luoghi si tocca Gesù incarnato, nella pastorale di questo tempo difficile, ma meraviglio, come tutti i tempi difficili, soprattutto per chi ha una visione di speranza rispetto alla storia.
Mi piace citare, anche in questa occasione, un vescovo alla cui scuola mi sono formato, il venerabile don Tonino Bello che mi ha educato alla convivialità delle differenze, dove la differenza non è un problema ma una risorsa, una ricchezza.
Qui ho trovato vissuta una etica che sempre don Tonino chiamava “l’etica dei volti rivolti”. Oggi siamo a un bivio, bisogna capire da che parte stiamo, dove vogliamo stare. La Casa Caritas invita a non perdere di vista la triplice strada: quella dei poveri, quella del Vangelo e la creatività. L’invito che viene fatto in occasione di questa VI giornata dei poveri è di tenere lo sguardo fisso su Gesù, che “si è fatto povero – per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà”. Il versetto, ripreso dalla lettera di San Paolo ai Corinzi, che è stato scelto da Papa Francesco per accompagnare l’iniziativa ci suggerisce tante tracce di approfondimento. I poveri chiedono aiuto, ma anche dignità e ascolto: pensiamo, oltre agli indigenti, ai profughi e agli sfollati che da mesi vivono il tremendo dramma del conflitto in Ucraina come del resto non vanno dimenticati i tanti ‘impoveriti’ dalla piaga, purtroppo ancora viva, dell’emergenza pandemica”.

Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali

Dott.ssa Caterina La Banca