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“LA GIOIA DEL VANGELO”, CONVOCATA L’ASSEMBLEA ECCLESIALE DIOCESANA 2016


Al popolo di Dio di Cassano all’Jonio 

ai Sacerdoti e ai diaconi

alle Comunità religiose 

alle Aggregazioni ecclesiali

ai laici responsabili degli Uffici Pastorali

Loro Sedi

[….] le consuetudini, gli stili, gli orari, il linguaggio e ogni struttura ecclesiale diventino un canale adeguato per l’evangelizzazione del mondo attuale, più che per l’autopreservazione. 

La riforma delle strutture, che esige la conversione pastorale, si può intendere solo in questo senso: fare in modo che esse diventino tutte più missionarie, che la pastorale ordinaria in tutte le sue istanze sia più espansiva e aperta, che ponga gli agenti pastorali in costante atteggiamento di “uscita” e favorisca così la risposta positiva di tutti coloro ai quali Gesù offre la sua amicizia. (EG 27)

Carissimi,

concluso un anno di conoscenza delle varie realtà  diocesane, ora è maturo il tempo  di una progettazione pastorale comune e condivisa che possa segnare contenuti e obiettivi per il quadriennio 2016/2020.

Come vostro Vescovo riconosco ormai dettagliatamente le grandissime e multiformi risorse naturali ed antropologiche di questa terra calabra e sono disponibile ed aperto all’accoglienza di ogni tradizione popolare inveterata negli anni.   Nel contempo apro gli occhi sulle tante necessità urgenti che gridano la richiesta di soluzioni nella natura sfigurata, nelle famiglie costrette a misere condizioni economiche per la disoccupazione o la insufficiente occupazione, nei  giovani costretti ad allontanarsi dalle proprie case per raggiungere centri  urbani dove viene offerta una migliore proposta lavorativa oppure possano trovare corsi di studi superiori e universitari rispondenti alle nuove esigenze del mercato del lavoro o di alte specializzazioni.

E soprattutto desidero impegnare ogni mia risorsa personale per  “favorire  la comunione missionaria” (EG 32) nella mia chiesa diocesana “inseguendo l’ideale delle prime comunità cristiane, nelle quali i credenti avevano un cuore solo e un’anima sola” (At 4,32).

Utopia? Sogno? E perché  no! Torniamo a sognare in grande; non giochiamo al “ribasso” nella pastorale; alziamo l’asticella della proposta cristiana, riscoprendo la bellezza di essere segno di contraddizione ed andando oltre la tentazione di adeguarci al “pensiero unico”.

Papa Francesco nell’”assise di Firenze” ci ha riconsegnato il suo “manifesto pastorale” – l’Evangelii Gaudium -, invitando ogni Diocesi a tradurlo nel concreto, lasciandoci interpellare dai segni dei tempi e dal  territorio, luogo non  soltanto geografico ma soprattutto antropologico, dove uomini e donne  vivono tutte le contraddizioni della vita di oggi.

[….] La pastorale in chiave missionaria esige di abbandonare il comodo criterio pastorale del “si è fatto sempre così”. Invito tutti ad essere audaci e creativi in questo compito di ripensare gli obiettivi, le strutture, lo stile  e i metodi evangelizzatori delle proprie comunità. Una individuazione dei fini senza un’adeguata ricerca comunitaria dei mezzi per raggiungerli è condannata a tradursi in mera fantasia. Esorto tutti ad applicare con generosità e coraggio gli orientamenti di questo documento, senza divieti né paure. L’importante è non camminare da soli, contare sempre sui fratelli e specialmente sulla guida dei Vescovi, in un saggio e realistico discernimento pastorale. (EG 33).

[….] Una pastorale in chiave missionaria non è ossessionata dalla trasmissione disarticolata di una moltitudine di dottrine che si tenta di imporre a forza di insistere. Quando si assume un obiettivo pastorale e uno stile missionario, che realmente arrivi a tutti senza eccezioni né esclusioni, l’annuncio si concentra sull’essenziale,  su ciò che è più bello, più grande,  più attraente e allo stesso  tempo più necessario. La proposta si semplifica, senza perdere per questo profondità e verità, e così diventa più convincente e radiosa (EG 35).

Mentre la mia attenzione si puntualizza su delicate decisioni che sono di mia esclusiva pertinenza,  un  gruppo  di sacerdoti, vicari e laici, collabora con me per approntare quanto occorre per   elaborare un “Progetto Pastorale” che  vedrà nell’Assemblea  Diocesana un momento significativo. Troverete in allegato la  struttura, i tempi, i contenuti dell’Assemblea perché sin da ora ognuno possa organizzare le sue attività  lavorative, i suoi impegni familiari o le vacanze e garantire la partecipazione attiva e responsabile.

Vi affido il compito di ascoltare le varie voci della comunità di appartenenza perché  i contributi in Assemblea siano quanto più possibile espressione di riflessioni, analisi e proposte condivise in modo da realizzare una sinodalità   che consenta di decidere le azioni che vedranno ciascuno partecipe non  contro, non  sopra, non  senza gli altri, ma con gli altri, insieme.

Sono convinto che le ricche potenzialità che la nostra chiesa locale possiede possano trasformarsi in attuazioni concrete quanto più diventano patrimonio messo al servizio di tutti, sia all’interno delle comunità ecclesiali sia nel   contesto civile. Desidero fortemente condividere con voi il bisogno che Papa Francesco definisce “un improrogabile rinnovamento ecclesiale”.

Pertanto avvieremo insieme un processo di cambiamento possibile per realizzare una “pastorale in conversione” (cfr. EG 25 e 27).

Dobbiamo tutti assumere gioiosamente la fatica di capire, da credenti, come la proposta di fede in Gesù, Figlio di Dio e Salvatore, possa “illuminare  le domande e le zone  buie  dell’esperienza  umana”. E ciò è possibile non certo seguendo  una ricetta preconfezionata di un nuovo umanesimo, ma se ci mettiamo insieme alle persone “a proseguire il cammino,  a contatto con la storia e nel riferimento costante alla persona e all’esempio di Cristo” (don  Nunzio Galantino, Segretario generale  della CEI in “Un sogno da scrivere insieme”, sussidio a cura della Segreteria Generale della CEI all’indomani del V Congresso Ecclesiale Nazionale).

Vi aspetto in Assemblea ed intanto auguro a ciascuno un tempo estivo di svago, divertimento in cui ricavare  spazi  di silenzio, solitudine e preghiera da cui possono germogliare sogni condivisi di innovazione.

La Vergine, Santa Maria del Lauro, custodisca con la sua  delicatezza di mamma  le nostre buone intenzioni  che, consegnate al soffio dello Spirito Santo, attivino percorsi di Speranza.

Vi voglio un bene dell’anima.

Cassano all’Ionio, 24 Giugno 2016

Memoria di San Giovanni Battista

+ Francesco Savino
    Vostro Vescovo 

 

* Campo Obbligatorio