PROGETTO POLICORO


Campo estivo CittAttiviamo.Le animatrici raccontano l’esperienza appena conclusa.

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Questionario sui giovani e lavoro nella Diocesi di Cassano all’Jonio.


#andratuttobene se sapremo mettere il Noi prima dell’io.
Gli AdC del Progetto Policoro della Calabria mandano un abbraccio di solidarietà a chi in questo momento soffre e fa più fatica #distantimauniti.

Sono passate quasi due settimane dalla chiusura totale. Ora ci ritroviamo qui, ognuno nella propria casa, distanti ma uniti a combattere insieme questo nemico invisibile. Ogni mattina prepariamo video, materiali e attività che ci permettono di “connetterci” con il mondo circostante. Un modo per farvi sentire che ci siamo, un tentativo di rimettere in piedi quella quotidianità, che tutti diamo forse troppo per scontato, e che ora manca terribilmente. 

  • Il nostro abbraccio va a tutti i Gesti Concreti nati grazie al Progetto Policoro che in questi giorni hanno dovuto fermare le loro attività, aspettiamo che tutto sia finito per rivedervi a lavoro più carichi ed entusiasti di prima;
  • Il nostro abbraccio va a tutti quelli che vivono in “frontiera”: medici, infermieri, operatori sanitari, soccorritori, volontari, che lavorano per salvare le vite di chi è stato più sfortunato;
  • Il nostro abbraccio va alle “menti illuminate”: i ricercatori, gli scienziati, che stanno cercando di trovare quella “formula magica” che possa sconfiggere questo brutto virus, noi crediamo in voi, siamo certi che ce la farete;
  • Il nostro abbraccio va a tutte le persone che in questi giorni lavorano “per non farci mancare nulla” nelle farmacie, negli alimentari, ecc. 

Approfittiamo di questa grande occasione non per pensarci eterni ma per riscoprire la gioia di una pienezza di vita del qui ed ora. Una gioia da condividere costruendo nuove reti di comunità solidali.

La Diocesi di Cassano all’Jonio con l’animatrice di comunità Federica Martignani ad Assisi per partecipare al 36esimo corso di formazione nazionale del Progetto Policoro.

“In principio era la parola”. E proprio le parole sono state il focus che ha accompagnato dal 29 novembre al 3 dicembre il 36° Corso di Formazione Nazionale del Progetto Policoro, interamente dedicato al tema della comunicazione. Fondamentale il tema della comunicazione, quale mezzo indispensabile nella vita di tutti i giorni. Comunicazione che presuppone, necessariamente, una relazione e quindi uno scambio generativo tra persone.

Al centro anche la figura di don Mario Operti, ideatore del Progetto che proprio nel 2020 festeggerà i suoi primi 25 anni; un traguardo importante.

Nel Progetto Policoro sono coinvolti vescovi, formatori e gli animatori di ben 135 diocesi di 16 regioni d’Italia, che hanno accolto l’iniziativa promossa venticinque anni fa da don Mario Operti.

Giovanni Grandi ha ricordato agli animatori che ogni progetto costa fatica, e per affrontare questa fatica ci sono sono le leve affettive. Ce ne sono due in particolare: la speranza e il timore. Sono due “macro sentimenti” che ci abitano e che ci attivano verso il futuro, guardandolo da due punti di vista. Il primo è l’effetto della speranza, cioè quell’attrazione per un bene da aggiungere alla vita. È il sentimento portante di ogni progettualità, che ci spinge quasi sempre verso il cambiamento che possiamo avvertire in maniera più forte, radicale, oppure che mostra qualcosa di graduale.

La speranza è il vedere un bene maggiore che potrebbe entrare nella vita: se siamo capaci di attivare speranza, siamo capaci di mobilitare verso il bene.

La seconda leva si chiama timore, un grande principio di conservazione che, nella sua intenzione, guarda sempre al bene: se la speranza ci fa vedere il bene che vorremmo introdurre nella vita, il timore ci fa vedere il bene che vorremmo conservare. Il progetto mira da sempre al talento delle persone, di quelle che hanno un’intelligenza e una libertà, è un talento da far fruttare. 

“Per il prossimo anno – ha detto don Bruno Bignami -, in vista del 25esimo anniversario del Progetto Policoro, faremo in modo che i territori stessi siano protagonisti di azioni, di riflessioni, di proposte che possano riprendere il Progetto Policoro e farlo conoscere”.


“Noi Calabria. Lavoro, speranza, gesti concreti di contrasto alla ‘ndrangheta” 

progetto_policoro_lamezia

Giovedì 3 ottobre 2019, il Progetto Policoro regionale, ha organizzato a Lamezia Terme una giornata di confronto con il Procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri.

All’incontro hanno preso parte il Vescovo della Diocesi ospitante, Sua Ecc. Rev.ma Mons. Schillaci, Sua Ecc. Rev.ma Mons. Oliva, Vescovo della Diocesi Locri- Gerace e “Referent”e per la Pastorale sociale e del lavoro della Cec.

La giornata dal titolo, “Noi Calabria. Lavoro, speranza, gesti concreti di contrasto alla ‘ndrangheta”, ha visto i giovani animatori di comunità, confrontarsi su quella che è la loro dimensione di animatori in Calabria. 

Oggi gli animatori di comunità sono chiamati a vivere da cittadini responsabili con un valore importante: quello della  testimonianza.

Nascere in Calabria è una vocazione e tutti hanno il diritto di rimanere in questa terra, la Calabria ha bisogno soprattutto dei calabresi, solo loro la possono amore così tanto. Oggi testimoniare la voglia di rendere più bella la Calabria ci puó differenziare da tutte quelle persone che ragionano secondo un’ottica dell’io e non del noi bloccando lo sviluppo.

Questa è la scommessa più grande del cristiano e del cittadino responsabile: lavorare per il “noi”.

Gli animatori sono chiamati a scegliere l’impegno del cambiamento; solo così si potrà attuare l’antimafia del giorno prima e non quella del giorno dopo. Bisogna convincere i calabresi che non è tutto perso, ci ha ricordato il procuratore Gratteri. Che la rassegnazione non deve vincere, ma solo attraverso una buona progettualità la Calabria può avere la dignità che merita.


Natale 2016
Progetto Policoro – Gli Animatori di Comunità della Calabria augurano a tutti un felice Natale.

Gli animatori di comunità del Progetto Policoro della Calabria augurano, tutti insieme, un buon Natale.


Locandina_Reciprocità“La tua terra ti chiama.” Con questo slogan parte, grazie al Progetto Policoro, il progetto di reciprocità tra la Diocesi di Cassano all’Jonio e quella di Reggio Emilia – Guastalla. Il 2015 e, in particolare, il periodo estivo, tra giugno e luglio, vedrà le due diocesi impegnate in esperienze volte a promuovere il lavoro tra le nuove generazioni con uno scambio vissuto tra Nord e Sud.

Dal 13 al 20 giugno presso la Diocesi di Reggio Emilia – Guastalla. Dall’11 al 18 luglio, in quella di Cassano all’Jonio.

“L’esperienza – spiegano gli animatori di comunità del Progetto Policoro delle rispettive Diocesi, Giulia Lirani e Angela Marino – è rivolta ai giovani di III e IV superiore.”

Per informazioni rivolgersi ai numeri o alle e-mail riportate nella locandina.

La reciprocità tra le due diocesi nasce nel 2013 a livello nazionale con l’iniziativa “Lavorare Insieme per Crescere Insieme”. Dopo due anni di scambi territoriali e di progettazione tra le due AdC, quest’anno la reciprocità si concretizza con una proposta allargata.