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Otto anni di “Grazie” per la nomina di un vescovo testimone di resurrezione


Eccellenza Reverendissima,
otto anni fa, come oggi, il nostro Papa ci ha fatto il prezioso dono della Sua nomina a Vescovo della Diocesi di Cassano All’Jonio.
Un nome che poteva essere quello di un presbitero qualunque, ma che lo Spirito Santo ha ispirato perché sapeva quanto ne avevamo bisogno.
Non è stato chiamato a guidare la nostra Diocesi per sé stesso, Eccellenza, ma è stato chiamato per noi, suo popolo.
La memoria dell’annuncio della sua nomina è, ancora, un momento di giubilo per tutti noi. Senza saperlo eravamo, così come ha scritto nel suo primo messaggio, già nel Suo cuore e lei, Eccellenza, si è incardinato, sin da subito, nel nostro. Sono certo, Eccellenza, che mentre il Santo Padre vi affidava questa comunità diocesana, da custodire come il buon San Giuseppe aveva custodito la famiglia di Nazareth, prima cellula di tutta la grande famiglia ecclesiale, metteva già nel vostro intimo, l’impegno, la passione che state profondendo con tutte le forze per far diventare la Chiesa sempre più una famiglia riunita intorno al Vangelo.
Un anniversario, seppur di nomina, come questo è sempre tempo di bilanci e valutazioni. Per questi ci sarà, sempre, tempo. Quel che conta oggi è riscoprire fortemente la funzione teologica e il ruolo determinante del servizio episcopale nella Chiesa, come ricorda l’assioma di Sant’Ignazio di Antiochia: “Nulla senza il Vescovo”. Faccio mio il paragrafo della sua lettera episcopale in occasione della Quaresima 2023 dove parla di “Testimoni “ordinari” della risurrezione”. La Resurrezione è un fatto storico, ma i fatti, i ministri per renderla concreta e viva ogni giorno diventano necessari. Con lei abbiamo imparato a spronarci e a guardarci dentro poiché il Vescovo è colui che sa rendere attuale tutto quanto è accaduto a Gesù e soprattutto sa, insieme con la Chiesa, farsi testimone della sua Resurrezione. Il Vescovo non è un testimone isolato ma vive ed opera insieme con la Chiesa. La sua vita e il suo ministero devono rendere credibile la Resurrezione.
Siamo certi che la nostra Diocesi, benedetta dalla guida di un così grande Presule, continuerà sempre meglio a percorrere le vie del bene e del bello, per essere testimonianza trinitaria in un mondo che ha tanto bisogno di autentiche relazioni.

Mons Francesco Di Chiara

Vicario Generale