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Santa Messa del Vescovo nei cantieri del Terzo Megalotto della Statale 106.


TREBISACCE (CS)
Santa Messa del Vescovo nei cantieri del Terzo Megalotto della Statale 106. Monsignor Francesco Savino ha celebrato le Sacre funzioni nel giorno in cui la Chiesa Cattolica ricorda santa Barbara, nelle immediate vicinanze di una delle nuove gallerie della costruenda arteria, in agro di Trebisacce, alla presenza di tutti i sindaci degli otto Comuni in cui transiterà il nuovo percorso viario, ai dirigenti di Anas, Sjrio e Webuild ed a tecnici ed operai che prestano qui il loro servizio.
“Che Cristo possa nascere dentro di voi e la vostra vita possa splendere di bellezza”.
Così il Vescovo fatto Popolo. Che ha affidato ai politici presenti e alle maestranze alcune parole di cui far tesoro: gratitudine e cambiamento.
“L’augurio che vi faccio è che possiate recuperare i grandi valori della vita: legalità, giustizia, bene comune, gratitudine. Ognuno di voi possa recuperare il senso della famiglia, in modo da essere una Betlemme dove può nascere la vita bella”, ha detto nella sua omelia il Vice presidente nazionale della Cei per il Sud.
Santa Barbara è la Santa che rappresenta la capacità di affrontare il pericolo con fede, coraggio e serenità. È la protettrice, tra gli altri, dei minatori, nonchè dei Vigili del Fuoco e dei marinai, di tutte quelle persone insomma, che lavorando notte e giorno per sfamare le proprie famiglie, spesso peraltro in luoghi distanti dalla sede di residenza, mettono a repentaglio la propria vita. Proprio come i minatori nel costruire le gallerie. A loro tutti, in questo periodo d’Avvento, è giunta la Benedizione di mons. Savino che ha colto l’occasione anche per verificare di persona l’andamento dei lavori nel cantiere più grande d’Italia, purtroppo già un paio di volte negli ultimi mesi, attenzionato dalla microcriminalità organizzata,”scomunicata” dal Vescovo Savino ed invitata a ravvedersi, che ha fatto sentire la propria voce dando fuoco ad alcuni mezzi utilizzati dalle ditte appaltatrici, causando almeno un milione di euro di danni, che garantirà all’Alto jonio cosentino, dopo anni di inutile attesa e tanti incidenti mortali che si sono consumati sul vecchio tracciato, una strada degna di questo nome, che in 38 chilometri di asfalto, con due corsie per ogni senso di marcia, condurrà da Roseto Capo Spulico a Sibari, attraversando i Comuni di Amendolara, Albidona, Trebisacce, Villapiana, Cerchiara di Calabria, Francavilla Marittima e Cassano.
Rocco Gentile
Portavoce
Ucs- Diocesi di Cassano all’Jonio