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Il Vescovo in Carcere: «Pasqua vuole dire uscire dal buio»


Il Vescovo di Cassano all’Jonio, mons. Francesco Savino, ha incontrato ancora una volta i detenuti e le detenute della Casa Circondariale di Castrovillari e ha celebrato la Santa Messa.

Il Presule, tra l’altro, in occasione della Pasqua, ha detto che: «Il verbo della Pasqua è il verbo uscire: uscire dal baratro del nulla, dall’angoscia di separazione, dalla paura di non farcela, dal non senso, dal buio dell’esistenza, uscire fuori dagli errori, dall’egoismo che uccide più della morte, dall’individualismo che ti fa perdere la gioia della compagnia, della condivisione e dell’amicizia. Venire fuori dall’arroganza, dalla presunzione di essere migliori degli altri, uscire fuori dalla mania di accumulare ricchezza, venire fuori dalla tomba del pregiudizio, dell’ipocrisia, uscire dal branco, dalla massificazione che uccide la preziosa unicità dell’essere della persona, venire fuori dai reati commessi perché nell’incontro con Gesù, Crocifisso e Risorto anche per noi, è sempre possibile una vita nuova.»

«La Resurrezione – ha poi continuato mons. Francesco Savino – è anche questo: ricominciare daccapo. Con la Pasqua tutto ricomincia! L’esperienza che viviamo con la Pasqua, ha detto ancora il Presule, è quella della Misericordia, che testimonia l’amore illimitato e incondizionato di Dio in Gesù. L’amore di Gesù non poteva essere incatenato nella morte: l’amore vince ogni forma di negatività, di morte. Anche a voi che oggi siete in carcere – ha concluso mons. Savino – vivendo nella consapevolezza degli errori commessi, si apre un orizzonte di fiducia e di speranza perchè Cristo è risorto anche per voi».

Il Vescovo ha salutato ad uno ad uno i detenuti e le detenute, e regalando a ciascuno una corona, li ha invitati a pregare, affidandosi all’amore di Gesù in compagnia di sua madre, Maria.