News

VI Anniversario di ingresso in diocesi del nostro vescovo S. Ecc.za Mons. Francesco Savino


La Bibbia, al capitolo 3 del Qoèlet, ci avverte che c’è un tempo per tacere e un tempo per parlare, e gli Atti degli apo­stoli, all’ultimo versetto, introducono la categoria che costi­tuisce l’antitesi del pavido silenzio di fronte alla verità e alla giustizia: la parresia!

Che cos’è? È il parlar chiaro, senza paura e senza tentenna­re quando bisogna rendere testimonianza alla verità. Ed ogni anniversario nella tradizione cristiana rappresenta l’occasione propizia per ricordare e parlare nella verità.    

Sono trascorsi sei intensi anni, pieni di momenti di grande significato per la nostra chiesa, da quando il 31 maggio del 2015 monsignor Francesco Savino ha fatto il suo ingresso nella nostra amata diocesi di Cassano All’Ionio

Stasera ci raccoglieremo in preghiera celebrando l’Eucaristia per lodare e per ringraziare colui che del tempo ne è il Signore.

Per il cristiano non ci sono arrivi. Il cammino è sempre nuovo. “Cantate Domino canticum novum” recita il salmista!

Solo in una misurazione umana le tappe del cammino possono generare paura, senso di perdita nell’angoscia della finitezza antropica. Ma nel Signore tutto è grazia, tutto è vita, tutto è novità, perché è il suo volto che noi cerchiamo nell’oltre che verrà e nel fondo che già è venuto.

Non v’è dubbio che il vescovo, cammina col proprio tempo di cui si fa ascoltatore attento e benevolo, ma insieme critico e vigile, di quanto matura nella storia. Questo spirito animatore, sin dalla prima ora, ha dato senso alla sua storia minuscola, rendendola tempo e luogo di salvezza, cioè di amore per tanti fratelli. La sua sensibilità pastorale ha interpretato direi “ante previsa merita” la Chiesa estroversa auspicata da Papa Francesco nell’Evangelii Gaudium, monda di autoreferenzialità, innamorata di Dio e appassionata dell’uomo.

Sin da quel oramai lontano 31 maggio non si stanca di ripeterci che la Chiesa ritrova sé stessa “fuori di sé”! Come a dire che la Chiesa è Chiesa, solo se e nella misura in cui obbedisce al comando missionario di Cristo: “Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo a ogni creatura” (Mc 16, 15). E ancora, non dimentichiamo la logica profonda e il dinamismo originale della vita della Chiesa e del cristiano: venire a Cristo per andare al mondo.  Maria per prima ha accolto questa logica e ha obbedito a questo dinamismo: lascia Nazaret, il luogo dell’incontro e dell’intimità sorprendente con Dio fatto uomo, e va ad Ain-karin perché lì Dio vuole essere portato: rivelato e donato! Il nostro don Ciccio nell’umiltà del suo servizio non ha esitato a lasciare la sua Bitonto dove tutto ha avuto inizio, facendosi alla maniera di Maria, missionario presso di noi.

Il motto Charitas Chtisti urget nos esprime non solo la cifra della sua azione pastorale, ma il senso di una vita. Mons. Savino, in questi sei anni, con la sua parola penetrante e la sua testimonianza rigenerante, davvero si è lasciato sospingere da Cristo verso le periferie esistenziali del nostro territorio, trascinando con sé in un lodevole e sano entusiasmo una moltitudine sempre   più   numerosa   di   persone! Chi potrebbe mai elencare minutamente le iniziative intraprese da mons. Savino in questi anni non certo facili, declinate in questo territorio così bello e complicato? Su tutte spiccano le iniziative sociali volte alla salute   spirituale e fisica dei fratelli più bisognosi.  Sono tante le iniziative, in tale ambito, che hanno illuminato i giorni di grigiore, facendo splendere l’intervento del Signore, al di là di una triste quiescenza e di un certo fatalismo che tiene come prigioniere le nostre pur belle energie. Nella sua quotidianità non c’è mai superficialità, né retorica, ma tutto è riferito all’Amore. Chi ha a cuore i poveri – come Savino – rimane sempre armonizzato sul canale di Dio, non abbandonando mai la frequenza del Vangelo.

Siamo certi che la nostra diocesi, benedetta dalla guida di così gran presule, continuerà sempre meglio a percorrere le vie del bene e del bello, per essere testimonianza trinitaria in un mondo che ha tanto bisogno di autentiche relazioni.

Il vicario generale, per questa fausta circostanza, a nome dell’intero presbiterio e di tutta la comunità diocesana esprime un sentito grazie a Dio per il dono della condivisione di questi sei anni di grazia e, invoca l’intercessione della Vergine della Visitazione perché mons. Savino, pastore tra la gente e per la gente, possa divenire sempre più cantore del Magnificat con l’eloquenza della sua stessa vita.

Auguri Eccellenza