“La solidarietà è mettersi sempre nel corpo, nell’occhio dell’altro, soprattutto dell’altro fragile, vulnerato, ammalato, impoverito, carcerato, solo…”
Questa mattina il Vescovo di Cassano allo Jonio, mons. Francesco Savino, ha visitato i detenuti della Casa Circondariale di Castrovillari e, come spesso fa, si è messo in ascolto e ha dialogato con loro. (Nella foto il presule all’uscita del Carcere con i responsabili della struttura e il cappellano, don Francesco Faillace)
Il Vescovo salutando i detenuti, li ha ringraziati perché si è sentito arricchito di umanità, incontrandoli e affrontando i tanti problemi che affliggono le loro esistenze. Dando loro appuntamento al prossimo incontro.
Il Vescovo Savino, ogni mese, dedica una metà giornata all’incontro di questi nostri fratelli e sorelle che, anche se hanno sbagliato, alla loro vita è sempre offerta una possibilità di recupero e di riscatto e, quindi, di speranza.
Il presule, dopo aver lasciato la Casa Circondariale, si è trasferito presso la mensa dei poveri di Casa Betania dove ha mangiato e fatto festa con altri fratelli e sorelle che, per una serie di ragioni, non possono mangiare presso le loro case.
Nel pomeriggio, rientrando in Episcopio, mons. Savino ha commentato: «E’ proprio vero, come dice Papa Francesco, che le persone più fragili sono la “carne viva di Cristo”. Sono loro le vere stelle polari che devono indicare la strada che porta a Gesù, crocifisso e risorto.»