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III Domenica di Avvento 17 Dicembre 2017


III  DOMENICA  DI  AVVENTO [SCARICA]

17  Dicembre 2017

 

Siamo alla Domenica del Gaudete (gioite) in cui viene richiamata la testimonianza di Giovanni Battista che dichiara la sua gioia “piena” dicendo di Cristo “Lui deve crescere, io invece diminuire”(Gv. 3,30). Secondo il quarto Vangelo, il Battista riconosce Gesù come l’Inviato dal Padre su cui riposa lo Spirito.

“Lontano da ogni esibizionismo o protagonismo o infatuazione di sè, il testimone testimonia di un altro e conduce chi lo vede e ascolta non a sè, ma a dare l’adesione a Colui a cui egli rende testimonianza. La vera testimonianza si accompagna a una giusta, realistica e umile conoscenza di sé” (Luciano Manicardi).

Giovanni Battista è consapevole di non avere “luce propria”, ma di essere un riflesso della Luce vera, il Veniente-Messia. Egli si mette da parte, decentra il suo “io” per essere a completa disposizione della Verità. Alla domanda “chi sei tu” (v. 19) risponde: “non io, ma Lui; non a me ma a Lui vadano lo sguardo e l’ascolto”: il suo atteggiamento è di completa spogliazione, di resistenza a ogni tentazione di guardare a se stesso.

“La testimonianza evangelica non richiede di fare molte cose, ma di decidere se stessi davanti a Cristo, in relazione con Lui. Il testimone è pertanto colui che suscita il senso di una presenza altra, la presenza di colui del quale testimonia. Il testimone non è tanto qualcuno che prende l’iniziativa di rivolgere una parola agli altri, ma è piuttosto una persona la cui vita è tale che agli altri accade di interrogare se stessi e di porre loro la domanda sull’origine della sua singolarità. Il testimone appare così come una persona capace di suscitare domande” (Luciano Manicardi).

Chi è dunque Giovanni Battista?

Lo chiedono sia quanti vanno ad ascoltarlo, sia i sacerdoti e i leviti. Ad essi Giovanni dice con essenzialità e semplicità : “Io non sono il Cristo. Non sono neanche Elia, né il Profeta. Io sono voce di uno che grida nel deserto: rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaia”. Dichiara di essere, quindi, voce imprestata a un altro, eco di una parola non sua.

Nel Battista non abita nessun protagonismo, non la volontà di occupare il centro ma soltanto di essere solidale con tutti. La sua esperienza ci fa capire che né il cristiano né la Chiesa sono il Cristo, l’Unico che può affermare con assoluta verità “Io sono”. L’identità del cristiano è in relazione a Cristo.

Scrive Origene: “Il mistero di Giovanni continua a compiersi nella storia fino ad oggi. In chi sta per accogliere la fede in Gesù Cristo è necessario che vengano lo Spirito e la forza di Giovanni, per preparare un uomo ben disposto, per appianare e raddrizzare le asperità del suo cuore”.

Giovanni Battista indica il Cristo e prepara anche in noi la Sua venuta; per questo, insieme a Maria, è la figura che ci accompagna nel tempo dell’Avvento.

Che sia per tutti, oggi, una Domenica di gioia perché il Signore è venuto, continua a venire e verrà in modo definitivo.

 ✠   Francesco Savino