Lettera del Vescovo Savino Ai Dirigenti, ai Docenti e al personale ATA di ogni Ordine e Grado del territorio della Diocesi di Cassano all’Jonio

Ai Dirigenti, ai Docenti e al personale ATA

di ogni Ordine e Grado

          del territorio della

Diocesi di Cassano all’Jonio

 

 

“Nel cuore di chi educa”

 

 

Cari operatosi scolastici,

mi rivolgo a voi unitariamente, perché ritengo che ognuno per la propria peculiarità e responsabilità risponda allo stesso obiettivo di cura delle nuove generazioni e le accompagni per come gli compete.

Abbiamo ampiamente sperimentato che è il nostro modo di essere adulti a non funzionare granchè con queste nuove generazioni.

Occorre sperimentare o risperimentare una figura adulta che abbia credibilità e sia testimone di verità e di attenzione, piuttosto che una figura puramente disciplinare o addirittura assente.

Questi ragazzi sicuramente anche schiavi di una cultura di profitto e consumistica, paradossalmente ci dicono che al loro immaginario non basta. Stiamo vivendo i tempi più difficili del secolo, dopo aver illusoriamente pensato che il senso del possesso e del conflitto nel cuore dell’uomo e la sua incapacità a custodire il Creato, non avrebbero avuto serie conseguenze sulla nostra quotidianità, perché il progresso e la scienza glielo avrebbero impedito.

E invece stiamo sperimentando una delle più gravi crisi esistenziali, in tutti i sensi, di tutti i tempi.

Non è, però, per uno spirito di afflizione che vi scrivo, ma per esservi compagno di cammino nel difficile compito educativo che vi attende in questo anno molto particolare che avrà bisogno di tutte le vostre energie e di tutto il vostro coraggio per non permettere alle nuove generazioni di perdere la speranza di un mondo migliore e migliorato insieme con voi dalla cultura, dall’impegno sociale e dal desiderio di inclusività che unico può cambiare il destino delle cose.

La scuola è e deve essere operatrice di pace, di accoglienza, di rispetto di ogni diversità e non solo quelle dettate dal mondo mediatico.

Sappiate inculcare in voi stessi e nel cuore dei vostri ragazzi la categoria del perdono che è l’unica via gratuita alla convivenza e alla costruzione di nuove socialità.

Non è più tempo di attivare vecchi clichè, è tempo di cambiamento, di conversione totale dello sguardo, di rivoluzione della modalità di vivere e di operare.

Questi ragazzi spesso non stanno bene perché quando c’è un vuoto, non c’è un senso nella vita, non c’è un progetto, c’è l’incubo del futuro e si perdono.

Ecco perché dobbiamo cambiare noi, dobbiamo responsabilizzarci come adulti, come istituzioni, e cominciare ad ascoltarli, avendo chiaro che la loro giovane età è un’età di contraddizioni, di fragilità, di paure, ma anche che tutto questo è il desiderio di infinito che hanno dentro e noi dobbiamo saperlo cogliere, facendolo emergere.

Occorre una scuola che non favorisca la divisione dell’Io, ma lo abbia a cuore e nel cuore in modo che ogni ragazzo si senta preferito e amato.

Questo permetterà una nuova umanità e una nuova generazione forte e coraggiosa, ma soprattutto libera.

Vi abbraccio tutti nella consapevolezza di essere insieme in questo rischio educativo.

 

Cassano allo Ionio, 12 Settembre 2022

il  vostro  Vescovo

   ✠   Francesco Savino         

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12-09-2022
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