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L’impegno comune nel contrasto alla povertà educativa.


In occasione della IV Giornata Mondiale dei Poveri, promossa da Papa Francesco e dal titolo: Tendi la tua mano al povero (Sir 7,32), anche la Diocesi di Cassano allo Ionio, giovedì 26 novembre 2020, si è inserita in questo cammino di evangelizzazione rilanciando il messaggio del Papa “(…) aiutare anche noi a concentrare lo sguardo sull’essenziale e superare le barriere dell’indifferenza”.

Un tavolo di riflessione, seppure virtuale per il rispetto delle norme anti-covid, che ha visto la partecipazione di ospiti la cui testimonianza si è inserita come esercizio di carità fraterna e di profezia con la sfida di un’economia più giusta al servizio dei poveri proposta dal Santo Padre. Dopo i saluti di don Mario Marino, Direttore della Caritas diocesana  che ha sottolineato come la povertà educativa poggi su logiche di disparità territoriale in termini di offerta dei servizi e condizioni reddituali delle famiglie ma che è un problema che deve interessare l’intera comunità educante, è intervenuta la professoressa Sabina Licursi, sociologa dell’Università della Calabria, che ha evidenziato come la multifattorialità della povertà educativa sia alla base dei processi di esclusione dalla acquisizione delle competenze necessarie per vivere in un mondo caratterizzato dall’economia della conoscenza. A seguire Angela Marino, responsabile Caritas diocesana dell’area servizi socioeducativi, ha presentato la buona pratica diocesana “L’appetito vien studiando”, come avamposto di prossimità e di contrasto alla povertà educativa; già da anni attivo in Diocesi e fortemente voluto dal Vescovo Savino, il progetto rappresenta una missione di libertà, di impegno cristiano che non smette di riaffermare con azioni e progetti, la centralità dell’umano.

Interessante la testimonianza di Angelo Serio, referente delle attività educative dell’associazione “Gianfrancesco Serio”, operante in Calabria, che si occupa, tra l’altro, di riscoprire le doti educative e fornire, ai meno fortunati, la possibilità di appianare il divario educativo.

Un momento di riflessione coordinato dalla dottoressa Federica Martignani, responsabile dell’Area Progettazione della Caritas, che ha visto sul finale, le puntuali riflessioni del Vescovo di Cassano, Mons. Francesco Savino, che, da sempre, vive la sfida di rendere più umana la vita con un impegno profuso su tutti i campi e che ha ricordato come, per un cristiano, la povertà non sia una categoria sociologica ma un luogo teologico. L’invito è, dunque, quello di sbloccare “l’ascensore sociale”, considerando i poveri “la carne viva di Cristo”.

 

 

Ines Raisa Fortunato.