
«Siamo diventati tutti narcisisti. Una malattia tanto diffusa quanto pericolosa nei nostri giorni è l’egoite: l’ipertrofismo dell’io. Per citare un cantautore a voi molto noto, ci sentiamo tutti l’ombelico del mondo e vogliamo che tutto ruoti attorno a noi. Gesù di Nazaret dice “io non cerco il consenso, ma voglio la verità”».
Don Francesco Savino ha confermato franchezza nel dialogo coi giovani oggi pomeriggio all’Università della Calabria dove
ha incontrato studentesse e studenti dell’insegnamento di Pedagogia dell’antimafia attivo presso il dipartimento di Culture, Educazione e Società dell’ateneo di Arcavacata.
Il presule ha discusso anche sul concetto di ultimità che ha segnato profondamente l’avventura educativa di don Lorenzo Milani tra il 1954 e il 1967. L’incontro è stato aperto dai saluti istituzionali di Roberto Guarasci, direttore del DiCES, e dall’introduzione di Rossana Adele Rossi, coordinatrice del corso di studio unificato in Scienze dell’Educazione e Scienze Pedagogiche. È toccato a Giancarlo Costabile, titolare dell’insegnamento di P
edagogia dell’antimafia, coordinare la tavola rotonda. L’evento è patrocinato da Barbiana 2040, rete nazionale di scuole dedicata all’attualizzazione della metodologia didattica di don Milani.
Il vescovo di Cassano all’Jonio e vice presidente della Cei ha aggiunto di essere «preoccupato della miseria della politica che genera politica della miseria. Diceva Platone che devono essere gli aristoi, i migliori dal punto di vista valoriale, a dovere governare la res pubblica. Invece -ha proseguito monsignor Savino – c’è un preoccupante analfabetismo politico e anche istituzionale. E tra l’altro i poteri forti ci vogliono ignoranti. Un’altra caratteristica del nostro tempo sono le disuguaglianze e le ingiustizie. Sono in profonda crisi le democrazie occidentali. Ho paura che la democrazia diventi populismo, demagogia, comando dei poteri forti. Approfondite, ragazzi, studiate».
Monsignor Savino ha sottolineato la necessità di «rivedere il modello di sviluppo, ripensare a quale economia dobbiamo rifarci per avere modelli di cambiamento. Ha ragione papa Francesco – ha insistito – quando sostiene che questa economia capitalistica uccide, produce gli scarti. Ci stanno, vi stanno togliendo il futuro. L’illegalità e la corruzione vi tolgono il presente e il futuro. Quando i vostri docenti vi saluteranno, che succederà? Temo che nella mia diocesi, come nelle altre, tra qualche anno non faremo più la pastorale dei giovani perché non ce ne saranno più».
Domenico Marino
Direttore dell’Abbraccio