21 Giugno 2015

#PapaFrancescoaCassano un anno dopo: Ringraziare, Confermare, Rilanciare: i tre verbi del Vescovo Savino per «Far camminare la Speranza» | Fotogallery

 papa_vegliaVeglia di preghiera sulle tracce del 21 giugno 2014 ‪#‎PapaFrancescoaCassano‬ sabato 20 giugno 2015.

Intenso e partecipato, il momento di preghiera, voluto dal Vescovo, mons. Francesco Savino e organizzato insieme con Uffici diocesani pastorali, Associazioni e Movimenti, ha richiamato in Basilica Cattedrale centinaia di fedeli, tanti presenti un anno fa all’incontro col Santo Padre. Parola d’ordine: fare memoria di quanto accaduto e rilanciare il cammino. Durante la veglia, seguendo alcuni passi fondamentali dei discorsi pronunciati da Papa Bergoglio, a Castrovillari e a Cassano, si sono succedute le testimonianze di chi è stato protagonista, un anno fa, dell’indimenticabile evento di fede.

Due video: uno relativo alla missione diocesana, voluta dall’allora vescovo, mons. Nunzio Galantino, per andare incontro agli “scartati”, nelle periferie, e chiedere “scusa”, così come aveva e avrebbe fatto il Papa il 21 giugno, e un altro riportante l’omelia che il Santo Padre ha pronunciato durante la messa celebrata nella Piana di Sibari nel pomeriggio dinanzi a 250mila persone.

mosaico_vegliaSignificativo – durante la Veglia – il momento in cui, ogni Ufficio diocesano pastorale e ogni associazione ha portato un segno, un tassello di un puzzle, con su scritto un impegno. Il puzzle (realizzato da Enrico Martire), rappresenta dei piedi che camminano sulle tracce del 21 giugno 2014

Al termine, l’intervento del Pastore cassanese, mons. Francesco Savino: “Un grande Vescovo, per me punto di riferimento, don Tonino Bello, mi offre – ha detto Savino – una chiave di lettura: che tutti, ma soprattutto i credenti, devono rinunciare ai segni del potere ma mai al potere dei segni. Se vogliamo capire la visita di Papa Francesco alla nostra diocesi e ciò che sta facendo il Santo Padre, dobbiamo partire proprio da questa affermazione. Voglio fare un segno che racchiude la testimonianza di Papa Francesco che ci dice che chi abbraccia un malato tocca la carne viva del Crocifisso”.
savino_veglia2Il Vescovo si è quindi recato ad abbracciare alcuni diversamente abili presenti in Chiesa.

Poi ha continuato: “Vi consegno questa sera tre verbi: Ringraziare il Signore per i doni – tanti – che ci fa. Papa Francesco è uno di quei doni. Secondo verbo: Confermare. Il Papa ha fatto una visita pastorale per confermare la nostra fede. È venuto a dire aprite il cuore alla fiducia, non siate fatalisti.
Terzo verbo: Rilanciare: guai se non fossimo capaci di rilanciarci come Chiesa. Come? Facendo ciò che Papa Francesco ci dice: Convertite la pastorale, non più dal centro alle periferie ma partendo da queste”.

Savino_veglia“Dobbiamo fare una scelta, come Diocesi”, ha concluso il presule: “La prendo da una parola che Papa Francesco ha consegnato ai giovani: Speranza! La parola speranza viene dalla parola piede… L’augurio che faccio è che noi facciamo camminare la speranza facendo solo una scelta, decidendo di uscire”.

 

r.f.

 

 

 

 

 

 

 

(nelle foto la testimonianza di un’ospite di Casa Serena che ha incontrato il Papa,
il coro animato dalle Associazioni, la presidente di Azione Cattolica, Angela Marino, i fedeli)

testimonianza_veglia coro_veglia marino_veglia fedeli_veglia

 

(Fotogallery di G. Zaccato)

[nggallery id = 21]