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Stamattina SANTA MESSA ALL’APERTO DEL VESCOVO SAVINO AL CONSORZIO DI BONIFICA E VISITA AGLI AMMALATI RICOVERATI ALL’ OSPEDALE “GUIDO CHIDICHIMO” DI TREBISACCE


TREBISACCE
“O ci salviamo tutti o non si salva nessuno. Questo ci ha insegnato la pandemia”. Così
Monsignor Savino, ieri mattina nell’atrio del Consorzio di Bonifica dei Bacini jonici cosentini davanti a tanti lavoratori e alle loro famiglie.
“Sono con voi, sono per voi e lo sarò nei prossimi giorni, perché penso che ancora non sia finita del tutto. Una parte lo abbiamo raggiunto, ora dobbiamo arrivare al traguardo. Io non vi abbandono”. E ancora. “Non posso celebrare l’Eucaristia se non penso ai fratelli che sono nel bisogno, ai fratelli impoveriti, e ai fratelli che sono nella necessità. Io vi dico che ci sono, ma ci sarò ancora di più nei prossimi giorni, perché nei prossimi giorni si decide tutto.
Ora voglio soltanto affidarvi una persona che oggi è protagonista del Vangelo, una persona che ha fatto discutere: Giuseppe”.
Al tempo di Gesù il fidanzamento non è come oggi- ha continuato il Vescovo nella sua omelia- ma avevano tutti i diritti del matrimonio tranne il diritto di letto, di dormire insieme.Quindi per Giuseppe venire a conoscenza del concepimento di Maria sarà stato un’esperienza terribile.
Giuseppe cosa fa, all’inizio la vuole licenziare, ma nel silenzio, senza generare pettegolezzo, poi ha un sogno. Nella tradizione del Vangelo il sogno è uno strumento con il quale Dio ci parla, ecco che il Signore gli dici di fidarsi di Maria perché ciò che sta avvenendo è un progetto che viene da Dio. Giuseppe si fida e da il nome al figlio. “Ora io oggi pregherò per voi perché veramente si realizzi la giustizia. Perché sia ​​un Natale di giustizia, di dignità. Il Vescovo c’è stato, il Vescovo c’è, il Vescovo ci sarà. Auguri di un buon Natale di bellezza per tutti”. Subito dopo monsignor Savino si è recato in visita privata a casa del parroco emerito mons. Gaetano Santagata e poi all’ Ospedale “Guido Chidichimo” per salutare ed augurare buona guarigione e un buon Natale ai ricoverati nell’ Unità operativa di Lungodegenza guidata dal Primario Dino Filomia. Dove è stato accolto con grande entusiasmo dalla dottoressa Claudia Naro, dal caposala Mimmo Bruno, da tutto il personale medico ed infemieristico e dagli stessi degenti. Don Ciccio, accompagnato dal suo fido segretario particolare don Nunzio Laitano, ha voluto stringere a sè nelle rispettive stanze tutti i ricoverati, portando loro una parola di pace, speranza e carità. Tornando alla Santa Messa, il vicepresidente della Cei per il Sud ha celebrato in mattinata le sacre funzioni all’aperto, sotto un gazebo all’Ente consortile. Alle 10 in punto decide di persone, tra cui tanti bambini che il Vescovo ha voluto vicino a sè, gli assessori comunali trebisaccesi Daniela Nigro e Leonardo Petrone con il segretario personale del sindaco Alex Aurelio, Vincenzo Fiordalisi,
Il Vescovo fatto Popolo, che più volte ha fatto visita alle maestranze in stato di agitazione per oltre due mesi, in attesa del pagamento di ben sette mensilità di arretrati dello stipendio, che si é speso in prima persona per loro, mettendoci la faccia e schierandosi apertamente dalla loro parte, ha voluto salutare ed abbracciare personalmente tanti padri di famiglia che pacificamente, hanno difeso la loro dignità di uomini e lavoratori. Senza mai interrompere, neppure nei giorni più duri della lotta per aver riconosciuto il salario, la proprio opera nelle varie “Vasche” dell’Alto jonio cosentino e della Sibaritide in generale, per garantire quotidianamente l’acqua agli agricoltori. “Chi ha svolto il proprio dovere e bene, va ricompensato”, ha detto in conclusione don Savino. A portare i saluti dei lavoratori è stato Gianfranco Rescia. “Nei giorni bui, il Vescovo è stata la nostra Luce, per questo non finiremo mai di ringraziarlo. Per noi è come un padre che non ci ha lasciato un attimo. Ora chiediamo solo il bene comune e che faccende del genere che mortificano la persona , non accadano mai più”.
Rocco Gentile
Portavoce Ucs-
Diocesi di Cassano all’Jonio