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Verso Pasqua, Castrovillari: Il Vescovo fa visita ai carcerati e in Ospedale


Due visite importanti, in vista della Santa Pasqua. Il Vescovo di Cassano all’Jonio, mons. Francesco Savino, ieri, ha visitato i carcerati a Castrovillari e, poi, l’ospedale della città del Pollino. Due importanti occasioni per ribadire il valore dell’uomo e i suoi diritti.

Il Vescovo ha fatto dapprima visita al Carcere, celebrando l’Eucaristia con tutti i detenuti e il personale del Penitenziario. «Celebrare e vivere la Pasqua – ha detto mons. Savino – significa anche andare oltre, anche oltre gli errori commessi: il Cristo risorto vincendo la morte ci mette, nell’incontro con Lui, in condizione di essere uomini “nuovi” e, quindi, capaci di dare senso anche a degli errori forti commessi, perché il Cristo risorto fa nuovo tutto ciò che incontra. La Pasqua – ha continuato mons. Savino – è srotolare tutti i massi sepolcrali della nostra vista e attivare processi di cambiamento nel mondo.»

Il Vescovo si è fermato a parlare con alcuni carcerati che hanno voluto incontrarlo da solo ed «è stato bello constatare – ha riferito il presule – che alcuni nostri fratelli e sorelle vivranno la Pasqua di quest’anno come un varco di speranza possibile.» Il Vescovo ha detto anche ai carcerati di augurare buona Pasqua ai tutti loro familiari augurando che nel prossimo futuro le famiglie possano raccoglierli in mezzo a loro.

Sempre ieri, mons. Savino ha fatto visita all’Ospedale di Castrovillari dove ha riscontrato grande preoccupazione per il futuro dello stesso nosocomio. Il Vescovo ha dichiarato ancora una volta disponibilità ad essere con loro per un riordino della sanità che metta al centro i bisogni del cittadino e le competenze professionali di tutti gli operatori sanitari, a partire dai medici.

Il Vescovo ha sottolineato che «il diritto alla salute va esigito non come favore ma come un dovere da parte delle Istituzioni che hanno il compito di presiedere al bene comune.» Il Vescovo ha auspicato che alcune criticità riscontrate nell’organizzazione sanitaria vadano superate attraverso un dialogo di concertazione che ascolti in modo particolare i bisogni dei pazienti. Il Vescovo ha aggiunto che «tra le criticità che vanno superate ci sono la mobilità passiva, la inappropriatezza di alcuni ricoveri, un equilibrato rapporto tra Ospedali centrali e quelli periferici o di confine, i servizi territoriali domiciliari alla persona e un rapporto equilibrato tra sanità pubblica e quella privata.»

Il Vescovo, augurando una Pasqua di senso e di Resurrezione a tutti i convenuti, ha salutato auspicando ancora una volta che «il grido della persona “fragile” venga ascoltato e non disatteso ribadendo che sono proprio le persone fragili la carne viva di Cristo.»