Il coordinamento provinciale di Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie “Roberta Lanzino” di Cosenza invita le associazioni a prendere parte al seminario dal titolo “Libera, la storia, lo stile, la memoria e l’impegno”, che si terrà a Cassano sabato 25 febbraio alle ore 16.00, presso il seminario diocesano, sito in via Ginnasio n. 85. I relatori saranno Mons. Francesco Savino, vescovo di Cassano; Marta Perrotta, referente provinciale di Libera – Cosenza; don Luigi Ciotti presidente nazionale di Libera (nella foto durante la presentazione della Laudato sì di Papa Francesco svoltasi a Cassano nel 2016).
«Quello di sabato – spiega il coordinamento provinciale di Libera – costituisce il primo importante passo lungo un percorso comune tra Libera e le realtà dell’Alto Ionio cosentino, volto alla conoscenza del territorio e alla condivisione di una nuova e più efficace militanza antimafia.»
«L’idea alla quale il coordinamento provinciale sta lavorando, in collaborazione con il coordinamento regionale e con l’Ufficio di Presidenza nazionale – continuano i promotori del seminario di Cassano – è quella di fare della zona Sibaritide-Pollino la sede di uno dei presìdi territoriali dell’associazione ossia un luogo in cui cittadini attivi, singoli o inseriti in associazioni già attive, possano incontrasi nell’ottica della costruzione di un argine culturale al dilagare delle attività criminali e della mentalità mafiosa che impedisce alla nostra terra di avviarsi su un cammino di progresso morale ed economico.»
«Condividere questa fatica e questa responsabilità – aggiunge Libera – significa passare attraverso impegnativi ma necessari momenti di formazione che il coordinamento provinciale ha già messo a punto e che potrebbero portarci, nell’arco di un anno, a sottoscrivere il cosiddetto patto di presidio, vale a dire la serie degli obiettivi, dei metodi, degli strumenti che insieme ideeremo per dare concretezza e incisività alla nostra azione.»
«Libera metterà a disposizione la propria struttura e la propria esperienza. Ma – è scritto nella lettera alle associazioni – saranno le Vostre intelligenze, la Vostra creatività, la Vostra passione, il Vostro senso di responsabilità a costituire la chiave che aprirà finalmente le porte del progresso per la nostra terra e per le nostre comunità.»