4 Aprile 2020

Domenica delle Palme 2020 Passione del Signore 5 Aprile 2020

Domenica delle Palme 2020

Passione del Signore [SCARICA PDF]

Is 50,4-7; Sal 21; Fil 2,6-11; Mt 26,14-27,66

Domenica 5 Aprile 2020

Iniziamo oggi la Settimana Santa, che le Chiese d’Oriente chiamano la “Grande” Settimana, durante la quale contemplando i misteri della vita, passione, morte e resurrezione di Gesù, possiamo comprendere sempre di più chi è Gesù, chi siamo noi, che cosa è la chiesa che nasce dal costato trafitto di Cristo e della sua resurrezione. 

Siamo dunque al momento culminante di tutto l’Anno Liturgico.

Gli Ebrei celebravano la Pasqua, e ancora oggi lo fanno, come la Pasqua di Dio, come l’azione potente del Signore a favore del suo popolo: passando in mezzo agli Egiziani, Dio risparmiava le case degli Ebrei dalla, distruzione. Nela cena pasquale viene rievocato anche il passaggio del popolo di Israele dalla schiavitù alla libertà con le fasi successive dell’esodo, il passaggio del mar Rosso e poi del Giordano verso la terra promessa.

Gesù, con la sua passione, morte e resurrezione, compie e proclama l’azione salvifica di Dio; noi celebriamo la sua Pasqua come Pasqua della Chiesa, come il passaggio dei cristiani dal peccato alla grazia, dalla morte alla vita, dalla disperazione alla speranza.

Questa è la rinascita che supplichiamo come frutto della Settimana Santa, perché il popolo di questa Diocesi possa passare dall’oscurità della corruzione e della illegalità, dalle umiliazioni, da una vita alienata e alienante, perché priva dell’autentica libertà, all’onestà, alla trasparenza, alla Verità.

La celebrazione della Domenica delle Palme inizia in maniera festosa con la solenne processione e la benedizione della palme in memoria dell’ingresso trionfante di Gesù a Gerusalemme. Era la festa ebraica di Sukkot, la festa delle capanne, la festa del raccolto, prescritta nella Torah. Gesù era quasi vicino alla discesa del Monte degli Ulivi e una grande folla di Giudei, saputo che Gesù aveva resuscitato Lazzaro, piena di gioia, stese i mantelli per strada, prese dei rami di palme e lo accolse gridando: “Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d’Israele” (Gv 12, 12).

Gesù non arriva in groppa a un cavallo come un re, ma su di un’asina perché il Suo Regno non è di questa terra. Egli è un re che si fa servo del suo popolo, il servo sofferente. Egli annuncia che il Suo Regno non è dei potenti, ma degli umili, dei poveri, degli afflitti. 

La resurrezione di Lazzaro e l’osanna della folla decretano la condanna a morte di Gesù da parte del Sinedrio. Possiamo allora dire che la liturgia della Domenica delle Palme presenta un paradosso: unisce la commemorazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme al racconto della passione e morte di nostro Signore. Gioia e dolore, festa e croce, “osanna al figlio di David” e “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”.

Lasciamoci guidare dalla liturgia odierna chiedendoci se davvero desideriamo vivere alla sequela di Cristo crocifisso, imparando da Lui a fare le Sue scelte. 

Lasciamo che Gesù entri nelle nostre esistenze e nelle nostre case per liberarci da ogni forma di schiavitù e donarci la libertà dei figli di Dio.

✠   Francesco Savino 

(foto di archivio)