6 Settembre 2021

VII ASSEMBLEA Ecclesiale DIOCESANA

 

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Dopo aver sviluppato nelle precedenti assemblee il tema della fede indebolita dalla crisi educativa e dai processi di scristianizzazione, attraverso la via della parrocchia quale luogo immagine della comunità ecclesiale e la via del Battesimo quale germe di rinnovamento e verifica della tenuta delle nostre comunità, la diocesi di Cassano All’Ionio nei giorni 10 -11 e 18 settembre p.v. si ritrova convocata dal suo vescovo mons. Francesco Savino, a celebrare la sua settima Assemblea diocesana, dal titolo: “Una chiesa sinodale: come?”

Da più parti, e continuo, è il tentativo di estromettere la fede dalla vita pratica e civile delle persone, pensando che il cri­stianesimo sia soltanto un problema di cuore, cioè intimo, privato. In generale, il laicismo non credente e ateo tollera la fede cristiana come una «opinione» tra le altre: si può credere quello che si vuole, purché non si pretenda che la fede vissuta dica la verità dell’uomo e della storia o che esca dai templi del­le chiesa. La religione in Italia ha perso il vincolo della osservanza ed è diventata sempre più oggetto di preferenza. È molto diffuso l’individualismo del credere che può dar vita a percorsi religiosi autonomi. Non a caso, il nostro vescovo, nel documento programmatico per il Sinodo: “Il popolo ha sete”. Crisi e futuro di cristianesimo” riecheggiando una espressione del teologo protestante Paul Tillich, che già a cavallo degli anni ‘60 del secolo scorso parlava di ingresso nell’epoca postcristiana, si chiede: “il messaggio cristiano, specialmente la predicazione cristiana, è ancora rilevante per le persone del nostro tempo?

Anche la nostra Chiesa vive questa crisi di crescen­za, ma nel suo intimo va rintracciando conversione alla scuola del suo Signore, per farsi più attenta alla sua pa­rola, per imparare a decifrare i “segni dei tempi” e soprattutto per ricompattarsi do­po lo sfaldamento ingenerato dal tumultuoso cambiamento epocale e ri­trovare la libertà di servire in povertà e letizia la causa del Regno.

Da al­cuni anni, infatti, attraverso le programmatiche assemblee settembrine, sempre più ricche di provocazioni e di stimoli, si va interrogando su come rendersi te­stimone credibile del Risorto e su quali strategie privilegiare per intervenire efficacemente nell’opinionismo transculturale che tipicizza l’oggi della storia.

Perciò nei giorni 10 -11 e 18 settembre – conclusioni del vescovo – ci ritroveremo, secondo il programma stabilito, aiutati dagli illustri relatori, a pre­gare, a riflettere insieme, a verificare, a scoprire carenze ed ombre oltre che segnali luminosi, che accennano a fioriture novelle. Ciò facendo ci pre­disponiamo con uno slancio più generoso e rinnovato a vivere la grazia del Sinodo.

Come si può partecipare all’Assemblea? In osservanza alle norme anti contagio del Virus COVID-19, i Sacerdoti, Diaconi e aspiranti diaconi, Religiosi/e, i seminaristi e i delegati laici delle comunità parrocchiali, nei giorni 11 e 12 si ritroveranno ognuno nelle proprie vicarie di appartenenza: la Vicaria di Castrovillari presso la parrocchia San Girolamo in Castrovillari; la Vicaria di Cassano presso la parrocchia Sacri Cuori di Gesù e di Maria in Lauropoli; la Vicaria dell’Alto Jonio presso la parrocchia Cuore Immacolato di Maria in Trebisacce. Le relazioni saranno trasmesse in diretta streaming con i relatori in presenza da Castrovillari. E tutti gli altri rimarranno esclusi? Assolutamente no, chiunque vorrà potrà seguire l’Assemblea in diretta streaming attraverso i canali social e dal sito della nostra Diocesi.  

L’assemblea di quest’anno, dal titolo emblematico: “Una chiesa sinodale: come?”, secondo i propositi del nostro vescovo, vuole essere un pre-ingresso nell’ormai prossimo Sinodo.

Il Sinodo, altro non è che un cammino di verità, di radicalità, di totalità ed è l’occasione – secondo il nostro vescovo – per ritrovare la strada della vita, la vera strada negli im­pervi sentieri della storia, oggi.

“Il cammino della sinodalità è il cammino che Dio si aspetta dalla Chiesa del terzo millennio” va sostenendo con ardore apostolico Papa Francesco!  Una Chiesa sinodale, non può limi­tarsi a descrivere il dramma, né porsi come dirimpettaia nella con­correnza ideologica, di influenze e così via, ma come rottura come novità radicale, come alternativa in Cristo. E se come chiesa vogliamo instradare il mondo sulle piste di Dio, dobbiamo fare Pasqua – ha ribadito mons. Savino – con­vertirci all’uomo nuovo, lasciando dietro tutti i nostri idoli. La vera Chiesa non nasce organizzativamente ma nella vitale esperienza del cristo risorto e glorificato.