
TREBISACCE
La Chiesa cittadina si è vestita a festa per i primi 25 anni di sacerdozio di don Pasquale Zipparri, da pochi mesi Parroco
della Parrocchia “Cuore Immacolato della B.V.M”.
È stato il Vescovo Francesco Savino a presenziare la cerimonia per il primo Giubileo di don Pasquale che dopo aver guidato per diversi anni, la Chiesa di Rocca Imperiale marina, è stato chiamato dal Vescovo Savino a prendere il posto che è stato del neo Vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania Mons. Vincenzo Calvosa. “La vita di ogni uomo o donna è un Avvento di attesa, di speranza, di amarezze e paradossi. Vivere significa abitare la contraddizione. Aveva ragione Simone Weil la più grande pensatrice del 900”, ha detto il numero due della Conferenza Episcopale Italiana. Che ha aggiunto. Se la vita è un Avvento è tra “un già” e “un non ancora”. Bisogna saper vivere il già, cioè l’accanimento che ha squarciato la storia, Dio che si è fatto uno di noi, ma affinché accadesse questo, è stata necessaria una donna che cambia la prospettiva della sua esistenza con una parola di chi vuole fare esperienza con il Signore: la parola Eccomi. San Gregorio dice, ha tuonato il Vescovo fatto Popolo che “ci sono tre nascite, la nascita storica, la nascita eterna e la nascita mistica che accade nel cuore del credente quanto il credente fa spazio al Verbo di Dio dentro di se e lo riconosce. Il Verbo del Natale è appunto Riconoscere”.
Si va avanti. “Noi scopriamo il già, quando generiamo Dio”, lo ha detto addirittura Massimo Cacciari pensatore non credente. Avete capito che voi credenti avete il compito di generare Dio”, ha raccomandato ancora l’alto presule bitontino. “Che straordinaria esperienza ci viene consegnata questa sera, due donne sterili capaci di generare perché graziate dal Signore, invece noi che possiamo generare perché non siamo sterili, non generiamo perché ci manca la scelta più importante. Se noi vogliamo essere generativi dice Giovanni, dobbiamo svuotare e rimpicciolire il nostro io. L’ Avvento non ci prepara al Natale ma ci insegna a generare Dio”.
Oggi sono molto preoccupato- ha continuato don Ciccio- perché corriamo il rischio di vivere una vita banale, girare a vuoto, vivere alla giornata, senza la spiritualità. Io vivo molto l’Avvento, lo vivo ogni giorno, il mio Avvento non termina a Natale ma il giorno della mia morte”. E rivolgendosi a don Pasquale, lo ha invitato a vivere il suo Eccomi rendendosi disponibile alle sorprese di Dio e ad obbedire, “solo così sarai capace di generare, non sarai mai sterile. Andiamo in crisi quando la nostra sterilità diventa condizione di vita. Ti auguro e ti invito a dire due parole: Grazie dall’inizio fino ad oggi, ringrazia abbondantemente il Signore che ti ha chiamato e tutte le persone che ti sono state vicine, mentre l’
augurio che ti faccio e che tu sia fedele a Cristo con questa Chiesa e in questa Chiesa”. E nel momento dello scambio della pace, il Vescovo ha chiosato. “Sono preoccupato quando vi chiedo di scambiarci il segno di pace.
Come si può essere generativi se io non sono in pace. Bisogna sempre chiarire e bisogna scambiare la pace con le persone con cui non siamo in pace, altrimenti siamo come gli scribi e i farisei…”. Così ha concluso don Savino tra gli applausi dei tanti fedeli che hanno affollato in ogni parte l’edificio sacro. Tornando a don
Zipparri, è stato accolto con grande gioia dai suoi nuovi parrocchiani lo scorso 2 ottobre. Ordinato parroco il 19 dicembre 1998 dal compianto e indimenticabile Vescovo campano Mons. Andrea Mugione nella Chiesa dedicata a San Francesco di Paola a Piana di Cerchiara, a compimento degli studi teologici effettuati presso il Seminario Regionale di Catanzaro e del Dottorato in Diritto Canonico svolto presso la Pontificia Università Lateranense, in questo quarto di secolo di vita religiosa, con l’aiuto di Dio è riuscito sempre a farsi apprezzare dal Popolo cristiano per il suo essere assai gioviale, diretto, pronto ad aiutare e mettersi al servizio del prossimo. Monsignor Savino è assai legato a don Pasquale, tant’è che gli ha conferito l’incarico di Cancelliere e Vicario Giudiziale della Curia e di Giudice Ecclesiastico Interdiocesano della Calabria, e ieri pomeriggio è voluto essere presente personalmente, per benedire il suo anniversario di sacerdozio alla presenza di tanti confratelli, dei fedeli e della sua famiglia che ha organizzato dopo la Santa messa, un ricco momento conviviale.
Rocco Gentile
Portavoce
Diocesi Cassano All’Jonio