
Un giorno di festa per la Diocesi di Cassano All’Jonio. Nella Liturgia che parla del Buon Pastore, il Vescovo della Diocesi di Cassano all’Jonio e vicepresidente della CEI, S. E. Rev.ma Mons Francesco Savino ha riaperto al culto, ufficialmente, l’Abbazia Santuario Madonna della Catena, chiusa da circa due anni per lavori di Restauro e Risanamento Conservativo.
Presente don Luca Franceschini, Direttore dell’Ufficio Nazionale CEI per l’Edilizia di Culto e i Beni di Culturali.
Durante il saluto e i ringraziamenti, il rettore del Santuario, don Diego Talarico ha tenuto a ringraziare il Presule per la tenacia con cui si è dedicato alla richiesta dei fondi ottenendo un congruo finanziamento proprio dalla CEI, pari a 600.000 euro derivante dall’8×1000 alla Chiesa Cattolica.
Unitamente il Rettore del Santuario e il Pastore della Chiesa cassanese hanno sottolineato l’importanza di far diventare il luogo di culto il centro di incontri, contemplazione e preghiera.
Mons. Savino ha sottolineato come quel meraviglioso luogo sia identitario per la comunità cassanese, ma anche per la Diocesi tutta i Santuari sono luoghi cari al cuore di ognuno dove la preghiera deve fondersi con la Misericordia di Dio.
Il Vescovo della Diocesi di Cassano ha paragonato la Madonna della Catena a Maria che Scioglie i nodi, effige cara a Papa Francesco, perché nel cuore di ognuno ci sono dolori corporali e spirituali che, spesso ci imprigionano e ci fanno sentire incatenati. Per questo, in molti si rivedono nell’effige Odigitria, con il bambino benedicente e lo sguardo rivolto in basso amorevole e materno perché a Lei, sentono di doversi affidare e di potersi fidare. Mons. Savino ha annunciato di essere riuscito a intercettare un altro cospicuo finanziamento che sarà destinato al restauro della Cripta e alla sistemazione esterna del Santuario.
Caterina La Banca
direttore UCS