12 Aprile 2025

Contempliamo i volti, archivio vivente della nostra umanità”

Contempliamo i volti, archivio vivente della nostra umanità”

In preparazione alla Pasqua ormai imminente, questa mattina S.E. Rev.ma Mons. Francesco Savino, Vescovo di Cassano all’Jonio e Vicepresidente della Conferenza Episcopale Italiana, si è recato presso la casa di cura Villa Azzurra di Roseto Capo Spulico per celebrare la Santa Messa insieme agli ospiti e al personale della struttura.

Accanto a lui, hanno concelebrato anche altri sacerdoti del territorio diocesano, segno di una Chiesa vicina, presente e unita nel servizio e nell’accompagnamento spirituale, soprattutto nei luoghi più delicati della sofferenza e della fragilità.

Durante l’omelia, intensa e ricca di spunti di riflessione, il presule ha voluto esprimere pubblicamente le sue congratulazioni alla struttura per l’attenzione e la dedizione con cui viene organizzata la quotidianità degli anziani: “Complimenti per come gestite la vita dei nostri amici anziani. Siete un esempio di umanità e cura autentica”, ha detto all’inizio della celebrazione.

Tra i temi centrali della sua riflessione, Mons. Savino ha sottolineato l’importanza del recupero del volto umano, in una società sempre più distratta e disincarnata: “Abbiamo perso il volto di carne. Camminiamo per strada con il cellulare tra le mani e finiamo per scontrarci con gli altri, senza guardarli negli occhi. Oggi, vi chiedo una promessa: facciamo tornare i volti. Il volto è manifestazione della persona, specchio del cuore. Contemplare il volto degli anziani significa riconoscere che sono loro il nostro archivio vivente”.

Il Vescovo ha quindi invitato a “mettersi in ascolto degli anziani”, sottolineando come essi siano portatori di una saggezza antica e ha proposto due suggerimenti fondamentali per la vita di ciascuno: recuperare lo spirito contemplativo e l’etica del volto.

Dobbiamo chiederci come stiamo. Le relazioni oggi sono saltate, spezzate. Allora fermiamoci, contempliamo, recuperiamo uno sguardo vero sull’altro”, ha aggiunto.
Ha poi voluto rivolgere un augurio speciale al personale della struttura:
“A voi che vi prendete cura dei nostri anziani: siate testimoni di fiducia e speranza. Sorridete, perché il sorriso è speranza visibile”.

Infine, un messaggio affettuoso agli anziani presenti: “Vivete bene, siate anziani fino in fondo. Quando volete, giocate; e se potete, pregate, perché la preghiera fa bene all’anima e al cuore”.

Nunzio Bartolini

Collaboratore UCS