di S. E. Mons. Francesco Savino
Vescovo di Cassano all’Jonio
Sicurezze si scuotono, illusioni si dissolvono, paure ancestrali riaffiorano. La pandemia è anche questo. Un’umanità – o almeno una parte di essa – che pensava di aver risalito la china dei “tempi oscuri” della “ignoranza” e della “sottomissione”, ora è costretta a ripensare lesue certezze.
Certo, la post-modernità ci aveva già pensato, a demolire certe ingenue pretese positivistiche, che promettevano all’umanità di sopperire autonomamente al proprio fabbisogno di “salvezza”. Quella salvezza, per la quale un tempo dipendevamo dalle divinità, ormai poteva essere fabbricata sulla terra: bastava dare solo il giusto tempo alla conoscenza, alla tecnica, alla cooperazione. In una parola, al progresso. [CONTINUA A LEGGERE]