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Celebrazione Eucaristia presieduta Mons. Francesco Savino nella Casa Circondariale “Rosetta Sisca” di Castrovillari.


Mons. Francesco Savino, Vescovo della Diocesi di Cassano All’Jonio e Vice presidente della Conferenza Episcopale Italiana, in prossimità della Santa Pasqua, ha celebrato l’Eucaristia, nella Casa Circondariale “Rosetta Sisca” di Castrovillari. Il Vescovo è stato accompagnato dal cappellano della Casa Circondariale di Castrovillari, don Francesco Faillace, dal direttore della Caritas diocesana di Cassano, don Mario Marino, e da un gruppo ristretto di equipe Caritas. La celebrazione è stata animata da un gruppo di fedeli laici, facente parte del coro della parrocchia Santa Caterina Vergine e Martire di San Sosti (CS) della Diocesi di San Marco Argentano – Scalea. Ad accoglierlo, il direttore dott. Giuseppe Carrà, unitamente al personale di Polizia Penitenzia in servizio. Dopo i saluti istituzionali il Vescovo si è rivolto ai detenuti dicendo loro “Sono qui, sono 9 anni ormai che faccio visita a questi luoghi in prossimità delle festività, per fare una carezza al vostro cuore, strumento di fiducia e speranza. Per voi il futuro c’è ma dipende dal vostro comportamento. Il carcere è un luogo di riabilitazione, recupero, il resto lo fate voi con le vostre scelte di vita.
La Pasqua per voi un momento di sofferenza, si, ogni festa diventa per voi sofferenza. La Pasqua significa passaggio, passaggio a vita nuova. L’esperienza di Mosè che lascia Giosuè, un’esperienza di fede. Dobbiamo generare nuove scoperte. La Pasqua deve farvi prendere coscienza delle vostre schiavitù, chiamandole per nome. Se volete fare Pasqua dovete partire dal giorno che siete entrati nella schiavitù. Far Pasqua per voi significa prendere coscienza dei vostri errori, c’è una terra promessa per voi con pensieri buoni, consapevoli degli errori commessi.
Bisogna accontentarsi nella vita, non riprendere il cammino passato. Pasqua per voi deve diventare cammino di liberazione. Calabria risvegliati perché hai tanti talenti, basta con la massoneria, basta con le faide che non aiutano a crescere. Il futuro vi aspetta, approfittate della detenzione per incamminarvi in un cammino di liberazione per raggiungere la terra promessa.
A conclusione della celebrazione Mons. Vescovo ha invitato tutti, a rivolgere alla persona accanto, la frase “Ti voglio bene”.

Caterina La Banca 
Direttore UCS