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La quarta giornata decardoniana


SABATO 23 MARZO 2024 A MORANO CALABRO (CS)
LA QUARTA GIORNATA DECARDONIANA
 
“Al cuore della democrazia: partecipare fra storia e futuro”
 
Tutto pronto a Morano Calabro per la quarta Giornata Decardoniana, organizzata dall’Ufficio dello Sviluppo integrale (Lavoro e Sviluppo, Pace e Giustizia, Dignità e Salvaguardia del creato) della Diocesi di Cassano all’Jonio. 
L’appuntamento è per le ore 16 di sabato 23 marzo 20234, nel Centro Teatrale Comunale “Massimo Troisi” di Morano Calabro. 
 
Sul manifesto d’invito una frase di don Carlo De Cardona che dice: «I cattolici devono smettere di accontentarsi delle feste religiose e delle pratiche di culto per dedicarsi invece, con ardore all’azione popolare cristiana»; il sacerdote originario di Morano Calabro fu l’interprete più significativo dell’attuazione del programma sociale della Rerum novarum voluta da Leone XIII.
 
La quarta Giornata Decardoniana è un’iniziativa fortemente voluta dal vescovo di Cassano all’Jonio mons. Francesco Savino , che è anche vicepresidente dei vescovi italiani, la manifestazione sarà aperta da un saluto introduttivo del direttore dell’Ufficio diocesano dello Sviluppo integrale, Domenico Graziano ; seguiranno 4 relazioni: Antonio Costabile già docente di Sociologia politica all’Unical, di Vincenzo Linarello fondatore delle cooperative Gooel della Locride, di Vincenzo La Regina esperto di problematiche sanitarie e don Giacomo Panizza , fondatore della Comunità Progetto Sud di Lamezia Terme. Le conclusioni saranno tratte dal vescovo mons. Savino.
 
Nelle mattinata di sabato (ore 11) nella Chiesa della Maddalena, sempre a Morano Calabro, dove è tumulato il servo di Dio don Carlo De Cardona, verrà inaugurata la mostra “Don Carlo De Cardona pioniere dell’apostolato sociale dei contadini e artigiani calabresi” ; all’inaugurazione presiede il vicario generale della Diocesi, mons. Francesco De Chiara, dopo il saluto di Domenico Graziani , ci sarà il curatore della mostra, Demetrio Guzzardi , che farà una visita guidata tra i trenta pannelli che compongono la mostra.
 
 
Demetrio Guzzardi