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A Morano Calabro nasce il Centro pastorale Parrocchiale “Campus Stellae”


“Divenuto realtà oggi con la firma dell’ atto di compravendita, un sogno nato nel 2012 sulla strada verso Santiago de Compostela. Un sogno con molti protagonisti che mossi da un unico intento: il bene della nostra comunità,  si sono attivati per realizzarlo.” E’ don Gianni Di Luca, parroco di Santa Maria Maddalena, in Morano Calabro, ad annunciare la nascita del Centro pastorale parrocchiale “Campus Stellae”.

“Non posso dilungarmi nell’elencarli tutti – sottolinea il parroco – mi preme, però, ringraziarne tre in modo particolare: mons .Nunzio Galantino, allora nostro vescovo, che mise in moto la ricerca di spazi adeguati in cui la nostra comunità potesse continuare a crescere; promotore, accompagnatore, sostenitore, e da segretario della CEI finanziatore del progetto, accanto all’impegno economico per il restauro della chiesa Parrocchiale con i fondi dell’ otto per mille.

Mons. Francesco Savino nostro vescovo custode, sostenitore del cammino fatto a sostegno della nostra comunità che nelle ultime tappe del Cammino ha effuso il suo impegno per la realizzazione dell’opera.”

“Che sarà allora – si domanda don Di Luca – di questo dono della misericordia di Dio? Un luogo della Comunità, appunto un “campus”, un campo dove coltiveremo le virtù umane e cristiane per essere uomini e donne credenti in Cristo e profondamente innamorati dell’Umanità. Un Campo di Stelle, cioè luogo dove attraverso le attività di catechesi, di accompagnamento e tutto quello che il Signore vorrà ispirarci lungo il cammino, che compia in noi la trasformazione in Cristo, per essere come dicono gli antichi padri della chiesa le “Stelle del Mondo”, non dei privilegiati, ma umili servitori che con la luce che ricevono in dono, rischiarano le tenebre del fatalismo, dell’apatia e della sconfitta.

Per ultimo – conclude don Di Luca – voglio ringraziare l’Amministrazione comunale nella persona del Sindaco, Nicolò De Bartolo che ha saputo credere ed ha letto nel progetto l’opportunità di restituire alla comunità un bene secondo quelli che sono i suoi fini, un luogo di educazione e di crescita.”