Lettera del Vescovo
S.E.R. Mons. Francesco Savino
al Popolo Santo di Dio della Diocesi di Cassano all’Jonio
“Noi non intendiamo fare da padroni sulla vostra fede;
siamo invece i collaboratori della vostra gioia,
perché nella fede voi siete saldi”
(2Cor 1, 24)
Carissime e carissimi,
come ogni anno, desidero accompagnare le comunicazioni relative alle provviste pastorali con alcune riflessioni, utili per comprendere il faticoso discernimento che le ha generate e che costituiscono il “quadro ermeneutico” per la loro accoglienza, con senso ecclesiale e con uno spirito di fede.
Vi confesso che personalmente vivo il tempo del discernimento legato alle provviste pastorali con la consapevolezza di dover rendere conto a Dio e con il cuore rivolto al “giudizio di Dio”. A questo proposito, mi piace richiamare quanto scriveva l’amato Papa Francesco nella Bolla di indizione del Giubileo che stiamo vivendo: «L’arte ha spesso cercato di rappresentarlo (il giudizio di Dio) – pensiamo al capolavoro di Michelangelo nella Cappella Sistina – accogliendo la concezione teologica del tempo e trasmettendo in chi osserva un senso di timore. Se è giusto disporci con grande consapevolezza e serietà al momento che ricapitola l’esistenza, al tempo stesso è necessario farlo sempre nella dimensione della speranza, virtù teologale che sostiene la vita e permette di non cadere nella paura. Il giudizio di Dio, che è amore (cfr. 1Gv 4,8.16), non potrà che basarsi sull’amore, in special modo su quanto lo avremo o meno praticato nei riguardi dei più bisognosi, nei quali Cristo, il Giudice stesso, è presente (cfr. Mt 25,31-46). Si tratta pertanto di un giudizio diverso da quello degli uomini e dei tribunali terreni; va compreso come una relazione di verità con Dio-amore e con sé stessi all’interno del mistero insondabile della misericordia divina. La Sacra Scrittura afferma in proposito: «Hai insegnato al tuo popolo che il giusto deve amare gli uomini, e hai dato ai tuoi figli la buona speranza che, dopo i peccati, tu concedi il pentimento […] e ci aspettiamo misericordia, quando siamo giudicati» (Sap 12, 19.22). Come scriveva Benedetto XVI, “nel momento del Giudizio sperimentiamo ed accogliamo questo prevalere del suo amore su tutto il male nel mondo e in noi. Il dolore dell’amore diventa la nostra salvezza e la nostra gioia”» (Spes non confundit, n. 22).
Alla luce di questa consapevolezza di fondo, non posso nascondere la fatica riconducibile alla sproporzione tra bisogni dei sacerdoti, esigenze delle comunità parrocchiali e disponibilità a provvedere sia ai bisogni che alle esigenze. Tuttavia, mai mi sento abbandonato dalla Grazia di Cristo, che mi dà serenità profonda e gioia vera, consapevole che uno dei miei compiti fondamentali come Vescovo è quello di obbedire alla volontà di Dio e al tempo stesso di mettermi al servizio del bene del popolo di Dio.
Anch’io, con le parole dell’apostolo Paolo, voglio dichiarare che non mi sono mai sentito e non mi sento mai padrone della vostra fede ma mi sento chiamato a collaborare con la vostra gioia; quella gioia che non è il risultato di esperienze emotivamente forti, ma quella che è il frutto dell’incontro tra la mia responsabilità di Vescovo e il bene di ogni comunità parrocchiale e dei parroci che sono alla guida.
Qualcuno ha sostenuto da tempo che il momento delle provviste pastorali risulta essere per il Vescovo, per i presbiteri e per le comunità parrocchiali, un momento difficile e problematico; vi confesso, però, che in questi dieci anni non l’ho mai vissuto così. Posso comprendere la sofferenza di qualche confratello nel lasciare la responsabilità di una parrocchia che è stata affidata per molto tempo alla sua cura pastorale, ma sono consapevole anche del rischio di un “rapporto idolatrico” tra parroco e comunità, che può verificarsi quando il cuore non è libero della sua stessa libertà.
La Chiesa, il popolo santo di Dio, non è mai statica, anzi è una realtà dinamica, in cammino, sempre aperta alle novità imprevedibili generate dallo Spirito Santo che «con la forza del Vangelo la fa ringiovanire, continuamente la rinnova e la conduce alla perfetta unione con il suo Sposo» (LG 4).
Avverto in me il desiderio profondo di ringraziare tutti coloro che si sono resi subito disponibili alle mie proposte, e al tempo stesso intendo ringraziare anche chi ha mostrato più resistenza ma alla fine ha manifestato l’“obbedienza offerta e sofferta” (don Primo Mazzolari).
Ancora una volta, vorrei ricordare a me e a tutti voi che “rimettersi in gioco” significa aprirsi alla novità dello Spirito che ci indica nuovi itinerari da percorrere per il bene nostro e di tutti.
Mi abita anche la certezza che il Signore, come scrive il Manzoni, «non turba mai la gioia dei suoi figli se non per prepararne loro una più certa e più grande» (A. Manzoni, I Promessi Sposi, cap. VIII, Addio, Monti).
Un’esortazione finale: camminiamo insieme, nelle fatiche e nelle gioie, nelle paure e nelle speranze; mai come in questa epoca di cambiamento, che ci fa constatare un processo di scristianizzazione imperante, una sorta di post-cristianesimo, urge da parte nostra la consapevolezza che la priorità delle priorità è la trasmissione della fede, l’evangelizzazione, e al tempo stesso la credibilità nostra, della Chiesa, che è condizione necessaria per la trasmissione stessa della fede.
NOMINE e TRASFERIMENTI
- PARROCCHIE E SANTUARI
- Don Mario Marino, “a seguito di esigenze di natura personale e familiare” (cfr. Lettera indirizzata al Vescovo dell’11 gennaio 2025), mi ha sottoposto la richiesta di svolgere il suo ministero nella Diocesi di Altamura – Gravina – Acquaviva delle Fonti, per essere più vicino alla propria famiglia di origine: con sofferenza, gli ho accordato la richiesta, accogliendo la sua rinuncia a tutti gli uffici da lui ricoperti nella Diocesi di Cassano all’Jonio che, pertanto, restano vacanti.
- Dopo averlo prorogato per alcuni anni, ho accolto la rinuncia all’ufficio di Parroco presentata da Giuseppe De Cicco per raggiunti limiti di età. A lui esprimo il mio ringraziamento e quello della Diocesi per il lavoro pastorale, svolto con zelo, lungo tanti anni. Pertanto, la Parrocchia “Santa Maria di Lorenzo” in Cassano All’Ionio si rende vacante.
- Francesco Raffaele Gimigliano, per motivi seri di salute, mi ha presentato la rinuncia all’ufficio di Parroco, che ho accolto. La Parrocchia San Nicola di Bari in Roseto Capo Spulico, di conseguenza, si rende vacante. Mons. Francesco Raffaele Gimigliano, in accordo con il Parroco, potrà offrire la propria collaborazione pastorale presso la Parrocchia “Madonna della Salute” in Amendolara.
- Don Davide Bage mi ha sottoposto la richiesta di un anno sabbatico per motivi personali, presentando la rinuncia all’ufficio ricoperto. Gli ho accordato la richiesta. La Parrocchia “Santa Maria del Colle” in Mormanno risulta, perciò, vacante.
- Don Luca Pitrelli, finora Amministratore Parrocchiale, viene traferito e nominato Vicario Parrocchiale della Parrocchia “San Girolamo” in Castrovillari. La Parrocchia “San Michele Arcangelo” in Albidona, si rende vacante.
- Dopo un attento discernimento, ho pensato di affidare la cura pastorale della Parrocchia “Sacri Cuori” in Castrovillari, a norma del can. 517, §2, a una “comunità di persone”, costituta dalle Sorelle Missionarie della Via, dal Diacono Vincenzo Stivala e da Fra’ Faustino (Fausto) Lucifora, MdV, che gode della potestà e delle facoltà di parroco, quale moderatore della cura pastorale.
- Analogamente, a norma dello stesso can. 517, §2, affido la Parrocchia “Santissima Trinità” in Castrovillari a una “comunità di persone” costituita dalle Suore Piccole Operaie dei Sacri Cuori, dal Diacono Michele Diodati, a cui competerà in modo specifico tutta l’amministrazione economica della stessa Parrocchia, e da Don Federico Baratta, che gode della potestà e delle facoltà di parroco, quale moderatore della cura pastorale.
- Don Annunziato Laitano, che chiaramente permane anche nell’ufficio di Vicario Generale della Diocesi, sarà il nuovo Parroco della Parrocchia “Santa Maria di Loreto” in Cassano All’Ionio. Mentre Mons. Giuseppe De Cicco, Parroco emerito, potrà continuare a offrire la propria collaborazione pastorale, in accordo con il nuovo Parroco.
- Nomino Parroco della Parrocchia “San Nicola di Bari” in Roseto Capo Spulico il reverendo Don Roberto Di Lorenzo, trasferendolo dall’ufficio di Amministratore Parrocchiale della Parrocchia “Santa Maria Maddalena” in Morano Calabro.
- Nomino Parroco della Parrocchia “Santa Maria Maddalena” in Morano Calabro il reverendo Don Emilio Mitidieri, finora Vicario parrocchiale della stessa Parrocchia.
- Nomino Parroco della Parrocchia “Santa Maria del Colle” in Mormanno il reverendo Don Maurizio Bloise, rendendo vacanti le Parrocchie di “San Pietro Apostolo” in Cerchiara di Calabria e “San Lorenzo Martire” in San Lorenzo Bellizzi.
- Nomino Parroco della Parrocchia “San Pietro Apostolo” in Cerchiara di Calabria il reverendo Don Joseph Ameuwo.
- Nomino Parroco della Parrocchia “San Giacomo Apostolo” in Cerchiara di Calabria il molto reverendo Padre Vincent Kapajinga Kalonga, SdP, già Amministratore della stessa Parrocchia.
- Nomino Amministratore Parrocchiale della Parrocchia “San Lorenzo Martire” in San Lorenzo Bellizzi il molto reverendo Padre Antoine Zambu Maki, SdP.
- Don Anatolio Milambo, restando Parroco di Alessandria del Carretto, è nominato anche Parroco della Parrocchia “San Michele Arcangelo” in Albidona.
- Affido in solido la cura pastorale della Parrocchia “San Nicola di Bari” in Morano Calabro al reverendissimo Francesco di Chiara, che costituisco Moderatore, e al reverendo Padre Ionel Antochi, co-parroco, il quale offrirà la propria collaborazione anche alla Parrocchia “Santa Maria Maddalena”.
- Affido in solido la cura pastorale della Parrocchia “San Vincenzo Ferrer” in Trebisacce al reverendo Don Francesco Rizzi, che costituisco Moderatore, e al reverendo Don Michel Sewodo, co-parroco.
- Nomino Rettore del Santuario “Madonna della Catena” in Cassano All’Ionio il molto reverendo fra’ Umile (Davide) Caudana, MdV, il quale potrà contare anche sulla collaborazione offerta dalle Sorelle Missionarie della Via.
- Nomino Rettore del Santuario “Madonna delle Armi” in Cerchiara di Calabria il reverendo Don Joseph Ameuwo.
- UFFICI DIOCESANI, ORGANISMI E SERVIZI
- Donec aliter provideatur, avoco a me Vescovo la Direzione della Caritas Diocesana.
- Nomino membro del Collegio dei Consultori, al posto di Don Mario Marino e fino alla scadenza naturale dello stesso organismo, il reverendo Don Gennaro Giovazzino.
- Nomino il reverendo Don Maurizio Bloise Promotore di Giustizia del Tribunale Diocesano.
- Don Francesco Faillace, che termina il servizio di Cappellano del Carcere di Castrovillari, è nominato Assistente del Gruppo Scout AGESCI Cassano 1.
- Avendo ottenuto un periodo legittimo di extra claustra, nomino il reverendo Padre Franco Granata, OCarm., Cappellano del Carcere di Castrovillari.
- Nomino il Diacono Nicola Taranto membro della Fondazione Antiusura “San Matteo Apostolo”.
- Nomino Responsabili della Pastorale Familiare della Diocesi la coppia di sposi: Luca Avarello e Caterina Delia. Padre Roger Ntabala continuerà ad offrire il proprio contributo allo stesso Ufficio come assistente spirituale.
- Nomino Vice Direttore dell’Ufficio Liturgico Diocesano il Reverendo Don Francesco Rizzi.
- Nomino Incaricato Diocesano per l’Ordo Virginum il molto reverendo fra’ Umile (Davide) Caudana, MdV
- Nomino Direttore dell’Ufficio Tempo Libero, Turismo e Sport l’Avvocato Sabato Marino.
- Nomino Responsabile della CDAL il Salvatore Sarubbo, della Comunità Magnificat.
Conclusioni
Come già detto negli anni scorsi, le consegne e gli ingressi dei nuovi Parroci e degli Amministratori parrocchiali dovranno effettuarsi tra settembre (dopo l’Assemblea) e ottobre p.v., prima del Giubileo Diocesano a Roma.
Il Parroco uscente presenterà al subentrante la Comunità in tutte le sue componenti, con particolare attenzione al CPP, al CAEP, alle eventuali Comunità Religiose presenti nel territorio parrocchiale, ai responsabili delle Aggregazioni e Movimenti. In tale passaggio sono previsti gli adempimenti di carattere burocratico-amministrativo, secondo le indicazioni da me date attraverso la Curia.
L’ingresso del nuovo Parroco sarà accompagnato dalla celebrazione della Santa Messa presieduta da me o dal Vicario Generale. Sarà premura di ogni presbitero interessato prendere contatti con la Segreteria del Vescovo (tel. +39 3759066948), per stabilire la data dell’ingresso in parrocchia.
Vi invito ad accogliere con serenità le mie disposizioni, consapevoli che «tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio, per coloro che sono stati chiamati secondo il suo disegno» (Rm 8, 28). Queste nomine, infatti, non costituiscono, infatti, né un “peso” né un “premio”, ma esclusivamente un “dono”, che deve portare a una donazione sempre maggiore di sé, a imitazione di Cristo, che «non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita» (cf. Mt 10, 45). Accogliere la nuova nomina come un dono significa disporre il proprio cuore alla vera pace, per vivere il nuovo ministero come servizio e missione. Ciò che veramente conta nel ministero sacerdotale, infatti, non è tanto “quello che si fa”, ma “quello che si è”. È bello poter dire come e con Cristo: «Ecco, io vengo, o Padre, per fare la tua volontà» (cf. Eb 10, 7). È questa volontà di Dio che deve sempre emergere su tutto. Il Paraclito ci sostenga e ci incoraggi nella nostra risposta d’amore alla domanda di Gesù: «Mi vuoi bene?».
La Vergine Maria, che veneriamo nella nostra Diocesi sotto diversi titoli a noi tanto cari, ci accompagni e non ci faccia mai perdere l’entusiasmo nella nostra missione pastorale.
San Biagio Vescovo, protettore della nostra Diocesi, con la sua testimonianza luminosa, sia per tutti di incoraggiamento.
Cassano all’Jonio, 19 luglio 2025
✠ don Francesco, Vescovo